Uno dei principali ostacoli alla diffusione dell’auto elettrica è sempre stato il tempo di ricarica. Ma ora, grazie a una nuova tecnologia sviluppata in Cina, questo limite potrebbe essere superato. BYD – acronimo di Build Your Dreams – ha presentato ufficialmente la sua Super e-Platform: un’architettura progettata per veicoli elettrici con batterie flash-charging capaci di ricaricarsi da 10 all’80% in soli cinque minuti. Il tutto con una velocità tale da raggiungere 1,2 km di autonomia per ogni secondo di ricarica. Un risultato che, se confermato nella pratica, potrebbe rivoluzionare il settore.
Tecnologia flash: cosa cambia per le auto elettriche
Il cuore dell’innovazione è rappresentato dalla batteria flash-charging e da un sistema di ricarica a megawatt. Questa combinazione consente un’erogazione di energia a 1000 kW con un’intensità di 1000A, valori mai raggiunti prima su veicoli di produzione di massa. Secondo BYD, tutto questo è possibile grazie a canali ionici ultra-rapidi e a una resistenza interna ridotta, permettendo alla batteria di assorbire grandi quantità di energia in pochissimo tempo.
Il confronto con i tempi tradizionali è schiacciante:
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Pieno di benzina: 5–8 minuti per circa 500 km di autonomia
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Tesla Supercharger V4: 15 minuti per circa 300 km
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BYD Super e-Platform: 5 minuti per 400 km
Non si tratta solo di velocità: una ricarica così rapida significa anche meno tempo di attesa alle colonnine, maggiore rotazione delle stazioni e un enorme vantaggio per chi non può ricaricare a casa, come chi vive in condominio o parcheggia in strada.
Super e-Platform: componenti e prestazioni
Oltre alla batteria, la Super e-Platform di BYD include componenti elettronici avanzati, un motore da 30.000 giri/minuto e powerchip al carburo di silicio. Questi elementi permettono una maggiore efficienza, potenza e leggerezza.
Il motore ad altissimo regime di rotazione, ad esempio, non solo offre prestazioni elevate, ma pesa anche meno rispetto alle versioni precedenti. Questo si traduce in un consumo energetico più contenuto e in una maggiore autonomia. Come afferma BYD, «dare più potenza al veicolo riduce i consumi, non il contrario».
BYD ha già aperto gli ordini in Cina per i nuovi modelli Han L e Tang L, i primi ad adottare le nuove batterie flash-charging. La roadmap dell’azienda include la costruzione di oltre 40.000 stazioni di ricarica in Cina. Ma l’espansione non si ferma qui: BYD ha annunciato piani concreti per entrare anche nel mercato europeo con queste tecnologie.
Un altro aspetto interessante riguarda la retrocompatibilità: grazie al sistema di dual-gun charging, le batterie possono essere ricaricate anche in stazioni già esistenti. Questo significa che non è necessario attendere una rete capillare di megawatt charger per sfruttare la nuova tecnologia.
Una sfida che accende la concorrenza
Il progresso firmato BYD ha già innescato una reazione a catena. L’altro colosso cinese delle batterie, CATL, ha risposto sostenendo di avere una tecnologia in grado di superare anche quella di BYD, con tempi di ricarica ancora più rapidi e una maggiore autonomia. Una competizione serrata che, secondo gli esperti, spingerà l’intero settore verso innovazioni sempre più aggressive, portando a una vera e propria rivoluzione nella mobilità elettrica.
Tesla, ad oggi leader mondiale nella velocità di ricarica con i suoi Supercharger da 500 kW, dovrà necessariamente aggiornare la propria infrastruttura per non restare indietro. E non è un caso che proprio le problematiche legate alle colonnine – più che ai veicoli stessi – rappresentino il principale freno alla diffusione delle auto elettriche.
Impatti sul mercato dell’usato e sull’accettazione generale
Se confermata su larga scala, la nuova tecnologia potrebbe incidere positivamente anche sul mercato dell’usato delle EV, oggi penalizzato da una rapida svalutazione. Auto come la Tesla Model Y, ad esempio, hanno registrato cali di valore significativi già nei primi tre anni. Con batterie più longeve e tempi di ricarica comparabili a quelli del pieno di benzina, l’auto elettrica potrebbe diventare molto più desiderabile e duratura.
Inoltre, questa novità potrebbe eliminare la necessità di «trucchi» per estendere l’autonomia – come guidare in modalità eco o limitare l’uso del climatizzatore – restituendo agli utenti una esperienza d’uso più vicina a quella delle auto termiche, ma con tutti i vantaggi della propulsione elettrica.
L’iniziativa di BYD va letta in un contesto più ampio, in cui la Cina sta rapidamente guadagnando terreno nella tecnologia EV. Secondo molti osservatori, le case automobilistiche occidentali devono accelerare l’innovazione per non farsi superare. La velocità di ricarica è solo uno degli elementi su cui si gioca la partita, ma è certamente quello che ha l’impatto più immediato sull’esperienza del consumatore.
Se il tempo necessario per ricaricare un’auto diventa davvero paragonabile a quello per un pieno di benzina, cadono molte delle barriere psicologiche e pratiche che frenano l’adozione di massa delle auto elettriche. Un cambiamento che potrebbe arrivare prima del previsto.