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iDisc, il disco freno "eco" con prestazioni quasi da ceramico

Minore usura, zero corrosione, stabilità delle prestazioni nell’utilizzo prolungato, riduzione delle polveri che contribuiscono delle emissioni di particolato. Buderus Guss presenta l’iDisc, disco freno che si colloca a metà strada tra le classiche soluzioni in ghisa e le proposte ceramiche, tanto per costi quanto per caratteristiche nell’utilizzo.

Miglioramenti assicurati dal rivestimento della superficie del disco, con una miscela di polveri di carbonio e tungsteno che, lavorate con un procedimento meccanico, sottoposte a riscaldamento e sinterizzazione, portano al carburo di tungsteno, applicato per galvanizzazione al disco.

L’abbattimento delle polveri prodotte in frenata è pari al 90%, un taglio che si riflette in un minor inquinamento, se si pensa che il 32% delle emissioni di particolato - dato dell’Agenzia ambientale del Land del Baden-Wurttemberg – sono ascrivibili all’usura degli pneumatici e dei freni (questi ultimi valgono quasi il 16% del dato).

Il comportamento alla guida dell’iDisc è annunciato più vicino agli impianti ceramici per resistenza al fading (che porta l'allungamento degli spazi di frenata) che non ai dischi in ghisa, rispetto ai quali non è soggetto a scanalatura; quanto al maggior costo, è tre volte superiore, bilanciato da un ciclo vitale quasi doppio, un’alternativa dalle prestazioni superiori senza arrivare al costo di un disco carboceramico, tre volte superiore all’iDisc.