Presentata allo scorso Salone di Francoforte nel contesto della scenografica villa costruita attorno a lei, Renault Symbioz poteva dare l’impressione di un elegante esercizio di stile. Una raffinata e futuribile showcar contestualizzata in una dichiarazione d’intenti.
Per dimostrarne la fattibilità, Renault ha deciso di portarla su strada, in mezzo al traffico reale. Autonoma, elettrica e connessa, Symbioz ambisce a rivoluzionare il concettò di mobilità, diventando parte integrante della casa casa, vivendo in simbiosi (appunto) . con il luminoso living disegnato dallo studio Marchi Architectes. Perché la tecnologia non consentirà solo di guardare un film mentre si viaggia grazie alla guida autonoma di livello 4 ma, ad esempio, anche di programmare gli elettrodomestici prima di rientrare a casa direttamente dalla propria macchina.
«Abbiamo progettato Symbioz Demo car – ha commentato la capo progetto Sandrine Woll - tenendo presente che tutti desiderano vivere esperienze sempre più personali e che un viaggio in auto può costituire un’esperienza molto personale. Abbiamo deciso di estendere l’utilizzo dello smartphone, perché ciò consentisse a Symbioz di riconoscere automaticamente le persone che salgono a bordo, il conducente come i passeggeri. Ciò influenza diversi elementi, dalle regolazioni dei sedili alle impostazioni della luce e dell’entertainment».
Dal punto di vista meccanico la vettura è equipaggiata con due motori elettrici alimentati da batterie con una capacità di 72 kWh, un pacchetto in grado di erogare una potenza complessiva di 500 kW e una coppia massima pari a 660 Nm, per un’accelerazione 0-100 km/h in meno di 6 secondi.
Già nei prossimi anni alcune delle tecnologie implementate in Symbioz saranno concretamente sviluppate nella gamma Renault a partire dalle funzioni di guida autonoma: il primo modello del 2019 potrà contare su funzioni di livello 2, che offriranno una guida assistita di tipo “Eyes on” su autostrade e aree periurbane. I modelli dotati di funzioni autonome di livello 4 “Mind off”, se la normativa lo consente, saranno disponibili dal 2022.