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Dieselgate, così Volkswagen interverrà sui motori EA 189

Un'ora nel "peggiore" dei casi, mezz'ora per l'intervento più rapido. Tanto servirà ai service del gruppo Volkswagen per rimettere in regola i motori EA 189 coinvolti nel dieselgate. Per il 2 litri Tdi basterà l'aggiornamento del software, 30 minuti appena, mentre sull'1.6 Tdi, aggiornamento a parte, si installerà un elemento aggiuntivo. Si tratta di una griglia (in foto) inserita nel condotto tra filtro dell'aria e misuratore della massa d'aria, con la quale ridurre le turbolenze, stabilizzare i flussi nel condotto e permettere una lettura più precisa e affidabile da parte del misuratore, operazione essenziale per ottimizzare la combustione in camera. Gli interventi sono stati sottoposti al vaglio del KBA, l'autorità federale tedesca per i trasporti, che ha approvato entrambe le misure. Resta da definire, adesso, quale provvedimento adottare per i motori 3 cilindri turbodiesel 1.2 litri: si pensa a un intervento esclusivamente sul software, che verrà presentato al KBA entro fine novembre. Volkswagen ha sottolineato che tutte le operazioni sono state pensate nell'ottica di preservare sia i consumi che le prestazioni e la guidabilità dei modelli coinvolti ma, al momento, servono ulteriori verifiche sull'intera varietà di modelli interessati per poter certificare di aver raggiunto gli obiettivi. Le prime operazioni di richiamo - sottolineiamo che si tratta di interventi pensati e validi esclusivamente per il mercato europeo - inizieranno già da gennaio e il gruppo ha offerto la piena assistenza ai clienti, che verranno contattati e, se necessario, gli sarà offerto un mezzo sostitutivo. Le previsioni per mettere in regola l'intero parco circolante coinvolto nel dieselgate nei 28 Stati membri della UE al momento parlano di un orizzonte temporale lungo un anno intero, il prossimo. Fabiano Polimeni