In futuro non sarà più così: la nuova GT modenese avrà un V8 più “gonfio”: 4.6 litri invece di 4.3 e 520 cv contro 490, quindi addirittura dieci in più della sportivissima versione Scuderia. Sarà anche più veloce e cara, visto che dovrebbe posizionarsi sui 185mila euro, a metà strada tra le F430 Coupé e Spider. Parliamo, qui, della coupé, che arriverà sul mercato non prima dell’estate 2010 e che, solo 18 mesi dopo, sarà seguita dalla versione Targa con hardtop scomponibile a movimentazione elettrica in stile California. Il che significherà per la Ferrari il definitivo abbandono della capote in tela. Benché fedele al motore centrale e alla struttura mista lamiera stampata/ tubolare della scocca, la nuova coupé non conserverà un solo bullone del modello attuale.
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Il suo stile, come sempre opera di Pininfarina, rappresenta a sua volta una naturale evoluzione dell’esistente nella parte frontale. Novità più consistenti sui fianchi. Nei quali — come potete notare dalla ricostruzione del nostro Lorenzo Preti — compare una svasatura con funzioni aerodinamiche che convoglia verso la coda, mediante due bocche posteriori, l’aria necessaria ai radiatori di motore e cambio. Quanto ai gruppi ottici, sono gli stessi — tondi e singoli — della California. Nella parte bassa, oltre a due estrattori si nota un doppio scarico centrale. Anche se pare che sia allo studio una versione con un terzo scarico (da aprire o da escludere con un pulsante sulla plancia) che avrebbe essenzialmente la funzione di incattivire il sound (o, viceversa, di migliorare l’isolamento acustico). La nuova F430, che in fabbrica si chiama ancora F142 (è la sigla di progetto) ma che commercialmente sarà quasi certamente identificata da un nome e non più da un numero, è considerata “la” priorità negli headquarters di Maranello. Che proprio per velocizzare i tempi di progettazione della nuova coupé hanno messo in coda lo sviluppo della crossover F151 ( vediAutodi gennaio e novembre 2008): non la vedremo, come inizialmente programmato, a gennaio 2010 al Salone di Detroit ma a ottobre dello stesso anno, al Salone di Parigi. Se non addirittura all’edizione 2011 della rassegna americana.