Sergio Marchionne ha illustrato ad Auburn Hills, casa della Chrysler, il programma di rilancio per il 2010-2014.
Dalle molte spine di oggi si dovrebbe passare alle rose. Ovvero utile operativo l'anno prossimo, utile netto dal 2011, per toccare i 3 miliardi di dollari nel 2014.
Una buona premessa c'è: " Chrysler ha smesso di perdere soldi, avendo fatto con 200 milioni di dollari di margine lordo nel 3° trimestre". E potrà di chiudere in pareggio a 2 milioni di auto vendute: per quest'anno ne sono previsti 1,3, la sfida è enorme.
Perchè l'obiettivo è arrivare a 2,8 milioni per il 2014, secondo Marchionne a questo enorme incremento dovrà contribuire l'espansione fuori dagli USA con Jeep (che dovrà salire da 500.000 a 800.000)e la produzione di 300.000 auto per Fiat.
Serviranno prodotti nuovi e quindi il programma è di dare da qui al 2014 7 piattaforme nuove a Chrysler, tre delle quali saranno italiane, ovvero quelle della Panda e 500, della Punto e della ventura Alfa Milano. Il debutto di modelli con piattaforma "italiana" è fissato per il 2012, a breve termine ci saranno restyling e l'uscita di scena della Dodge Viper.
Le auto di Chrysler adotteranno tecnologia Multiair per i motori a benzina, del Multijet per i diesel e i cambi automatici a doppia frizione.
"Il futuro di Fiat e di Chrysler è ora inestricabilmente legato e il marchio americano avrà 21 modelli nuovi per il 2014" Ha detto Marchionne. Ci sarà anche un SUV compatto Chrysler realizzato su pianale Fiat: la Casa americana sarà responsabile dello sviluppo dei motori ibridi ed elettrici - grazie ai finanziamenti dell'amministrazione Obama - Fiat sfrutterà i nuovi motori a benzina di grossa cilindrata made in USA.
Fiat delegherà a Chrysler lo sviluppo delle sue auto medio-grandi e venderà a 100.00 unità di 500 in USA. Chrysler e Lancia integreranno i loro prodotti , mentre per l'Alfa in USA è ancora presto: "Deciderà Chrysler- ha chiuso Marchionne - lo farà solo quando convinta che le Alfa Romeo saranno pari alle tedesche".
Ecco il nuovo logo Chrysler