La Casa dichiara infatti una velocità massima di ben 324 km/h, inferiore a quella della versione “chiusa” di appena 1 km/h, e un tempo per passare da 0 a 100 km/h di 4”0, più alto di appena 0”3 rispetto alla coupé, più leggera di 140 kg. Il maggior peso della decappottabile, dovuto ai rinforzi del telaio space frame in alluminio necessari per supplire all’assenza del padiglione metallico, è l’aspetto che tecnicamente più differenzia le due versioni della baby-Lambo.
Per il resto, oltre al già citato propulsore V10 collocato in posizione posteriore-centrale e tutto in lega di alluminio, con alimentazione a iniezione diretta e lubrificazione a carter secco, coupé e Spyder hanno la medesima impostazione meccanica, inclusa la trazione integrale (con differenziale posteriore autobloccante e anteriore a controllo elettronico) e il cambio a 6 marce manuale oppure robotizzato, quest’ultimo ottenibile con un supplemento di 9.600 euro. Un’altra differenza estetica che non sfuggirà ai super appassionati della Casa di Sant’Agata Bolognese è l’assenza della “finestra” trasparente sul vano motore, sostituita da un cofano con alettature.