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Le “auto blu” dei politici non oltre 1.6 litri

Giulio Tremonti, Ministro dell’Economia, ha pronto un disegno di legge che potrebbe incidere pesantemente sui privilegi dei politici. In particolare uno dei 7 articoli nei quali sono descritti i tagli. A cominciare dalle cosiddette auto blu, cioé le vetture a disposizione di ministri, sottosegretari e chi più ne ha più ne metta, che secondo stime in Italia costituiscono una flotta di oltre 600mila veicoli.

L’articolo 2 • chianato appunto “Auto blu” – del disegno di legge del titolare dell’Economia prevede che “La cilindrata delle auto di servizio non può superare i 1600 centimetri cubi”. Via, dunque, alle costose – di acquisto e manutenzione – ammiraglie e largo alle medie.

È curiosa la cilindrata: 1.6 litri. Che Tremonti si sia ispirato alla Formula 1, che proprio in questi giorni ha deciso che dal 2014 i motori dovranno avere una cilindrata massima appunto di 1600 cc?

Da tale disposizione ¬ cilindrata massima di 1.6 litri – sono escluse soltanto le vetture in dotazione al Presidente della Repubblica, ai presidenti della Camera e del Senato e al Presidente del Consiglio.
 
Tremonti stabilisce, inoltre, che le automobili in servizio potranno essere utilizzate fino alla rottamazione e non potranno essere sostituite. Se il disegno di legge sarà convertito in legge dello Stato vedremo finalmente i politici muoversi con auto di rappresentanza quali, per esempio, le Citroen C3, le Fiat Punto, le Ford Fiesta, le Hyundai i30, le Mazda3, le Mini, le Peugeot 207 e 308, le Renault Clio e Mégane, le Volkswagen Golf. Che, si badi bene, saranno comunque ancora un privilegio. Contenuto entro i 1600 cc.