La DR si trova infatti in una situazione molto complicata e Corrado Passera, ministro dello Sviluppo, ha dato quindici giorni di tempo - scadenza improrogabile il 3 giugno - alla società per dimostrare di avere ampie garanzie finanziarie all’operazione Termini Imerese. Che richiede un investimento attorno ai 200 milioni di euro. Il patron della DR, Massimi Di Risio, non ha infatti ancora le fideiussioni bancarie per avviare l’attività nell’ex sito produttivo siciliano.
Da tempo il nome del gruppo Bayerische Motoren Werke, che oltre al marchio BMW comprende MINI e Rolls-Royce, oltre alle moto, è accostato al progetto di un polo industriale definito mediterraneo, che sia cioè in una posizione strategica per il mercato dell’area del Mediterraneo. Alla ex fabbrica Fiat pare sia interessata anche la coreana Hyundai, una marchio in forte crescita sul mercato automobilstico europeo.
Nel 2011 il gruppo di Monaco di Baviera ha fatturato 68,8 miliardi di euro, in crescita del 14% rispetto all’esercizio precedente, con un utile netto di quasi 5 miliardi di euro. E nel primo trimestre del 2012, BMW ha già realizzato un utile netto del 18% superiore allo stesso periodo dell’anno scorso, con oltre 425mila vetture vendute.