Ma, soprattutto, si presenta con la pagella migliore, la “AA”, la miglior votazione, primo in assoluto ad ottenerla, nella valutazione europea. Il Cinturato P7 Blue a 80 km/h sul bagnato frena 2,6 metri prima della concorrenza della categoria “B”. Un miglioramento del 9% e offre una resistenza al rotolamento inferiore del 23%, permettendo una riduzione del consumo del 5,1%, in pratica un litro risparmiato su 20.
Percorrendo 15mila km l'anno il risparmio è di circa 90 euro, non male, perché la minor spesa non è sintomo di qualità inferiore. Anzi, il Blue, rappresenta il risultato del confronto con i costruttori e dell'esperienza che Pirelli sta facendo in Formula 1, con i test più severi sui materiali. Votato alla sicurezza, più leggero del 10% e grazie a novità introdotte nella carcassa, più rigida, e alla spalla, più flessibile, permette questo salto di qualità, dovuto anche mescole con polimeri a basso contenuto di olii per migliorare l'efficienza.
Alla prova su strada e in circuito, a Valencia, su asciutto e bagnato, il Pirelli Cinturato P7 Blue ha confermato le sue virtù di ottimo tuttofare, anche di fronte al cavallo di razza della Casa, il mitico P Zero, che festeggia 25 anni di successi, nacque con la mitica Ferrari F40 – e la grande iniezione di popolarità avuta nell'ingresso in F.1 – mostrandosi sicuro e più performante sul bagnato. Certo sulla Aventador, Porsche 911 o McLaren il P Zero rimane il “must”, ma il “Blue” fa davvero bene il suo lavoro.
Francesco Forni