Nella classifica di Brand Finance che ha messo in fila 500 aziende di tutto il mondo, la Ferrari si trova al primo posto per forza del marchio davanti a Google, Coca-Cola, PWC (è la società di revisione PriceWatersHouse) ed Hermes. Tutti marchi, eccetto hermss, che rispetto a Ferrari, finanziariamente parlando sono dei colossi. Sebbene le dimensioni dell’azienda di Maranello – spiega Brand Finance - non possano essere comparabili in termini di ricavi in cifra assoluta con quelle di brand multinazionali, la graduatoria è stata stilata prendendo in considerazione altri criteri quantitativi come il margine netto, il ricavo medio per cliente, la spesa in marketing e pubblicità ma anche parametri qualitativi come la simpatia suscitata e la fedeltà al marchio. Ferrari, nonostante sia in termini numerici un marchio di nicchia a livello industriale perché produce appena settemila auto contro i 6 milioni della Volkswagen e ha un fatturato ridotto rispetto ai grabndi giganti dell'automobile, si è messa dietro per prestigio tutti i grandi nomi dell'industria delle quattro ruote: Volkswagen, Ford, Audi, Bmw, Toyota, Porsche, ecc.
Questo risultato ha fatto gongolare il Presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo che ha dichiarato: "E’ sempre un piacere essere in vetta ad una classifica e lo è ancora di più quando la concorrenza è rappresentata dalle aziende più note al mondo, a testimonianza che l’Italia, anche in un momento economico così difficile, è in grado di presentare realtà d’eccellenza. Dietro questo riconoscimento ci sono prodotti eccezionali fatti da uomini e donne altrettanto eccezionali: a loro, che lo hanno reso possibile, va il mio ringraziamento.”
Nella parallela classifica sempre di Brand Finance dei marchi con più valore al mondo invece, dominano le aziende tecnologiche anericane: la posizione n.1 va al marchio Apple per il secondo anno consecutivo: il valore di Apple è calcolato in 67 miliardi di euro (contro i 2,76 della Ferrari!); dietro ci sono Samsung ( 45 miliardi di euro), Google (40 miliardi), Microsoft (35 miliardi) e Walmart (32,5 miliardi).
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