Bologna lotta per tenersi stretto il
Motor Show. Mentre
GL Events, l’azienda francese che nel
2007 rilevò il
Salone da
Alfredo Cazzola, oltre a provare a ripartire in città, sta programmando eventi in
Turchia, a
Istanbul, e in
Cina, a
Hong Kong.
Si tratta di due fiere sempre con il nome Motor Show, ma fuori dall’Italia.
Il futuro dell’edizione nostrana è ancora in dubbio, anche se gli
stessi francesi, le
istituzioni di
Bologna e BolognaFiere hanno dichiarato intenzioni molto serie di far
ripartire il
Salone nel 2014 nel capoluogo emiliano. GL Events dal 2011 organizza anche un evento similare in
Qatar, a dimostrazione dell’impegno globale.
A giorni è previsto un incontro tra
gli organizzatori e i vertici della Fiera di Bologna. E anche le istituzioni, il
sindaco b, la presidente della
Provincia Beatrice Draghetti, hanno i
ncontrato il presidente della Fiera, Duccio Campagnoli per trovare una soluzione. E anche gli
enti locali fanno quadrato. “
La Fiera di Bologna – hanno comunicato -
deve restare un riferimento nel settore automobilistico, vista la centralità della regione in questo ambito anche a livello internazionale”.
Non mancano gli intenti, ma non sarà facile perché la
formula del Motor Show s’è dimostrata logora e per una riapertura che possa essere
credibile e attraente servirà essere al passo coi tempi, meglio
anticipare le tendenze, come ha fatto per almeno 25 anni il Motor Show di Bologna,
E Bologna, tenuta sotto pressione da Milano, dovrà anche r
innovare il suo quartiere fieristico, per renderlo più moderno, fruibile, adatto alle esigenze, di pubblico ed espositive, che sono cambiate. La corsa è ancora lunga.
Cosa ne pensate? Cosa potrebbe far tornare l'interesse per il Motor Show?