Marchionne gela Montezemolo. Quasi in parallelo col
GP F1 di Monza, il numero uno di
FCA (
Fiat Chrysler Automobiles) da
Cernobbio ha parlao senza peli sulla lingua riguardo il futuro della
direzione di Maranello. “
Tutti sono necessari – ha detto Marchionne –
ma nessuno è indispensabile. Il cambio della presidenza in Ferrari non è in agenda. La chiave di tutto è vincere, non solo nelle vendite e nei profitti, ma manche nello sport. Sono sei stagioni che stiamo facendo una fatica incredibile. Alonso e Raikkonen sono campioni del mondo: non riuscire a prevalere mi da un fastidio incredibile. La Ferrari in F1 deve essere vincente: è un punto non negoziabile e un obiettivo chiaro. Non si può accettare una diversa da questa. Piazzamente come la settima o la dodicesima posizione non interessa né a me né alla Ferrari”.
Una strigliata certamente non leggera. I rapporti tra Marchionne e Montezemolo non sono mai stati idilliaci, ma è chiaro che la questione dei risultati peserà sul tavolo. Ma gli avvertimenti non sono stati solo per il numero uno della Ferrari. “
Noi italiani storicamente siamo il paese dei gattopardi – ha continuato –
vogliamo che tutto cambi perché tutto rimanga com’è. Se non cambiamo atteggiamento, tutti, scivoleremo sempre più in basso. L’Italia è ultima in Europa per efficienza e c’è ostilità verso le imprese: i problemi sono la mancanza di occupazione e quella di capitali. Il mercato del lavoro è anomalo: l’Irap ad esempio si paga di più al crescere dei posti di lavoro. Tre elementi mi hanno messo in contrasto: il mercato del lavoro, la mancanza di certezza del diritto e la burocrazia”.
L’ad di FCA non le ha mandate a dire anche ai sindacati, un suo cruccio storico. “
Non è accettabile di questi tempi la tirannia della minoranza del mondo dei sindacati”.
Marchionne gela Montezemolo