Si assume ogni responsabilità per quanto accaduto,
Martin Winterkorn. Dopo una lunga riunione a Wolfsburg nella giornata odierna (mercoledì 23 settembre), l'amministratore delegato che era uscito vincitore nello scontro con Ferdinand Piech, lascia il comando.
«Sono shockato dagli eventi dei giorni scorsi. Più di ogni cosa, sono sorpreso che una pessima condotta di tali proporzioni sia stata possibile all'interno del Gruppo Volkswagen», attacca la nota con la quale Winterkorn annuncia la decisione.
«Come CEO accetto la responsabilità per le irregolarità che sono state trovate nei motori diesel e ho, pertanto, chiesto al Consiglio di sorveglianza di accettare la conclusione del mio ruolo di CEO del Gruppo Volkswagen. Faccio ciò nell'interesse della compagnia, sebbene non sia a conoscenza di alcuna irregolarità compiuta da parte mia.
Volkswagen ha bisogno di un nuovo inizio, anche in termini di organico. Lascio libero il campo per questo nuovo inizio con le mie dimissioni», aggiunge l'ex amministratore delegato.
«Sono sempre stato guidato dal desiderio di servire la compagnia, in particolare i nostri clienti e i lavoratori. Volkswagen è stata, è e sarà per sempre la mia vita. Il processo di trasparenza e chiarimento deve andare avanti, è l'unico modo per riguadagnare la fiducia. Sono convinto che il Gruppo Volkswagen supererà questa grave crisi».
Poche parole per dare il via a una successione che auspica l'ingresso di nuove figure, come ribadito nella nota da Winterkorn. Dagli ambienti finanziari, inoltre, in giornata era giunta la notizia di un
possibile taglio del rating da parte dell'agenzia Fitch, a causa dei danni all'immagine derivanti dalla violazione delle norme antinquinamento statunitensi.
Fabiano Polimeni