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Quanto pesa la Turchia sul mercato automotive europeo

I recenti, gravi, avvenimenti politici che stanno coinvolgendo la Turchia offrono uno spunto di riflessione sul peso specifico del Paese, “ponte” tra Asia e Europa nell’industria automobilistica globale. Peso non indifferente, acquisito grazie a ingenti investimenti governativi e alla capacità di attrarre i maggiori Gruppi del settore, che hanno costruito sul territorio grandi stabilimenti. E ora la Turchia è il 5° maggior produttore di automobili in Europa, nonché il 15° a livello mondiale. 

Numeri molto importanti, soprattutto considerando che l’industria automobilistica turca ha mosso i suoi  primi passi negli anni ’60, quando a Bursa venne fondata la Tofas (Türk Otomobil Fabrikas? A.S.), ma il boom c’è stato a partire dal 2000: negli ultimi 15 anni le Case automobilistiche hanno investito nel Paese 12 miliardi di dollari e la produzione annuale è passata da 374.000 unità (nel 2002) alle 1,3 milioni di vetture dello scorso anno

Tra i grandi marchi investitori troviamo, tra le altre, Ford, Fiat, Daimler, Hyundai e Renault che in Turchia producono auto per tutto il mercato europeo (ad esempio la nuova Fiat Tipo), tanto che solo il 25% delle vetture assemblate rimane nel Paese: lo scorso anno hanno attraversato il Bosforo circa 900 mila veicoli diretti verso i paesi dell’Unione. E non si tratta solo di fabbriche, ma anche di centri di ricerca e sviluppo, come quello Fiat a Bursa o quello Ford di Otosan, il terzo in ordine di grandezza dell’Ovale Blu.

Inutile sottolineare quanto l’industria automotive pesi sull’economia: la Tofas, di proprietà FCA e del Gruppo locale Koç Holding, è il 6° maggior impianto industriale del Paese e produce auto per Fiat, Peugeot, Citroen e Opel/Vauxhall, impiega ben 6.500 lavoratori e ha una capacità annua di 400 mila vetture: nel 2013 ha esportato auto per un valore di 1,6 miliardi di euro. “A quel prezzo la Tipo si può fare solo in Turchia” aveva commentato Sergio Marchionne lo scorso marzo. La stabilità della Turchia interessa tutti e soprattutto i produttori di auto.