Steve Saleen non usa mezzi termini per annunciare il ritorno della sua creatura, la S7: «Stiamo riportando in strada l'unica vera supercar americana». Una storia fatta di successi nelle competizioni riservate alle GT, nell'American Le Mans Series, sette anni di trionfi sparsi nei vari campionati che ebbero inizio nel 1996, con la creazione del team Saleen/Allen RRR Speedlab. Per celebrare i 20 anni dall'inizio della "saga", ecco l'idea di riproporre la S7.
La variante stradale ebbe due interpretazioni, la prima con motore Ford V8 aspirato, 7 litri di cubatura, la seconda, Saleen S7 twin-turbo, sposò la causa della sovralimentazione, montando un V8 Ford 427 twin-turbo, collegato sempre a un cambio manuale 6 marce. Sarà la formula del ritorno, annunciato con 1.000 cavalli e interventi mirati per incrementare le prestazioni e rivedere un po' lo stile.
Le forme tipiche della S7 restano invariate, con la lunga coda posteriore. Nuovi deviatori di flusso nella zona inferiore, dietro le ruote, una carrozzeria con elementi in fibra di carbonio a vista e cerchi cinque razze dal design modificato, sono tra gli le modifiche che si possono apprezzare in questa primissima fase.
La sigla LM sarà un omaggio alla 24 Ore di Le Mans, vinta nel 2010 in classe LMGT-1 con la S7-R assemblata dal team Oreca.