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Toyota Yaris WRC riallaccia il filo con la storia

Yaris WRC riallaccia il filo con una storia iniziata negli anni Settanta, quando Ove Andersson diede vita alla scuderia destinata a diventare in seguito Toyota Team Europe. Il successo per i giapponesi arrivò negli anni Novanta, i mondiali piloti con la Celica, quattro, due mondiali Marche da sommare al terzo con la Corolla WRC, prima di interrompere il programma a fine 1999. Nel 2017 torna sulle speciali del WRC il marchio nipponico, con una Yaris che proverà a sfruttare il nuovo regolamento tecnico. Due anni di preparazione, per quello che sarà il Toyota Gazoo Racing, con il programma rally diretto da Tommi Makinen. Finlandese a gestire una formazione piloti composta da altri due finnici: Jari Matti Latvala, libero dopo l'addio di Volkswagen in veste ufficiale, e Juho Hanninen.

Quanto sia diversa la Yaris WRC dall'antenata stradale è lampante. Frontale tutto nuovo, non solo per la configurazione aerodinamica con ampio dam sul paraurti, baffi davanti alle ruote, passaruota ampliati per avvolgere carreggiate da 1.875 millimetri, ma anche per la scelta di proporre una calandra di fatto limitata al solo marchio Toyota. Nasce sulla carrozzeria tre porte e sfoggia fari posteriori diversi dal modello di serie, a sviluppo orizzontale: prove di futuro aggiornamento della gamma?

Il regolamento tecnico ha dato grande libertà nella ricerca aerodinamica e le caratteristiche del diffusore, il disegno dei canali, l'altezza, si differenzia ad esempio da quanto proposto su Ford Fiesta WRC. Kit aerodinamico che incide ovviamente sulle dimensioni complessive, portando la lunghezza a 4 metri e 8 centimetri, dai 3 metri e 95 del modello stradale. Passo invariato, 251 centimetri. 

La potenza del motore turbo 1.6 litri si attesta oltre i 380 cavalli, con una coppia superiore ai 425 Nm, unità collegata a un cambio sequenziale sei marce e ripartizione della coppia gestita da due differenziali meccanici e un terzo centrale a controllo elettronico. Diverse soluzioni, a seconda della tipologia di rally, per i dischi freno: la configurazione  da sterrato prevede dischi da 300 millimetri di diametro, 370 mm negli appuntamenti su asfalto.