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Ferrari Land, abbiamo scalato le montagne "Rosse"

TARRAGONA (SPAGNA). La Red Force si vede fin da chilometri di distanza, faro rosso che indica la via verso Tarragona. Impossibile non notarla, con i suoi 112 metri d’acciaio e gli enormi scudetti gialli col Cavallino al centro.

La Forza Rossa è la principale attrazione del Ferrari Land, il primo parco europeo dopo quello aperto ad Abu Dhabi: un acceleratore verticale capace di sparare i passeggeri da 0 a 180 km/h in 5 secondi. Roba da Formula 1 e da cuori impavidi, così come le Thrill Towers, torri gemelle per una caduta libera difficilmente dimenticabile. 

A premere il bottone “start” durante l’inaugurazione è stato chiamato nientemeno che Piero Ferrari, vicepresidente di Maranello e figlio del fondatore. “A mio padre sarebbe piaciuto, ai suoi tempi non c’erano questi parchi – ha detto Ferrari dopo il taglio del nastro – E’ uno strumento in più per conoscere il mondo e il mito Ferrari”. E infatti vicino all’ingresso c’è anche una ricostruzione del piccolo mondo antico modenese, con la facciata dell’officina di Alfredo Ferrari, il padre di Enzo, e della fabbrica di Maranello.

Ma soprattutto c’è il padiglione Ferrari Experience, costruzione futuristica la cui copertura ricorda il cofano de LaFerrari: all’interno simulatori per guidare virtualmente tra le strade delle città più famose ma soprattutto la Gallery dedicata ai modelli iconici del marchio. Tre le vetture esposte, provenienti dal museo di Maranello, una più rara dell’altra: una 166 F2 del 1948, una 166 Inter Berlinetta sempre del ‘48 e il mulotipo della F-599 Hy-Kers.

Undici le attrazioni sparse su 70 mila metri quadrati di un colosso costato 100 milioni di euro, senza contare i ristoranti, i negozi e gli show rigorosamente a tema Ferrari, il tutto per richiamare 5 milioni di visitatori all’anno, per respirare il mito divertendosi.