Anche nel 2017 il premio Engine of the year non ha riservato particolari sorprese, premiando per il secondo anno consecutivo il 3.9 V8 bi-turbo della Ferrari 488 GTB. L’otto cilindri di Maranello ha primeggiato nella classifica dei performance engine, in quella delle unità fino ai 4 litri e in quella generale, lasciando sul secondo e sul terzo gradino del podio il 3 litri “flat six” della Porsche 911 e il 1.5 turbo ibrido a 3 cilindri della BMW i8, entrambi vincitori anche delle rispettive categorie di cilindrata.
Osservando le classifiche si nota un certo immobilismo, considerando la presenza di motori ormai pluri-titolati da qualche anno, con il record assoluto che va al 5 cilindri 2.5 TFSI dell’Audi, giunta alla ottava affermazione consecutiva. Stupisce lievemente anche il risultato mediocre del 2.9 V6 della Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, arrivato terzo nella categoria di cilindrata e terzo ancora in quella dei “nuovi motori”.
Scendendo di cilindrata e osservando le categorie le soprese sono praticamente assenti, trovando il 1.0 3 cilindri EcoBoost della Ford nella categoria fino a un litro, il 1.2 Pure Tech della Peugeot in quella da 1 a 1,4 litri, di nuovo il 1.5 BMW ibrido nella sezione da 1,4 a 1,8 litri e il 2 litri turbo boxer della Porsche 718 nella categoria da 1,8 fino a 2 litri, mentre dai 2,5 ai 3 litri si riconferma la Porsche 911.
Dopodiché si ritorna nel regno delle supercar, con la già citata 488 GTB che vince la categoria da 3 a 4 litri, seguita da un’altra vettura di Maranello, la F12 tdf, nella categoria oltre i 4 litri. Infine ci sono le categorie speciali: quella dedicata ai nuovi motori dove la vittoria è andata al powertrain 3.5 V6 ibrido della Honda NSX; quella degli elettrici dove la Tesla continua a primeggiare con le Model S e X e quella dei motori “green”, anch’essa dominata dalle Tesla.