L'NHTSA ha detto sì. Non sarà l'uomo del monte ma negli USA conta molto di più. La Scuderia Cameron Glickenhaus è ufficialmente un costruttore di auto stradali in piccola serie. L'accoglimento della richiesta avanzata lo scorso aprile all'ente nazionale per la sicurezza stradale dà il via alla produzione e immissione sul mercato di 325 esemplari l'anno, di gran lunga superiori a quelle che sono le capacità produttive attuali del team di Glickenhaus.
Per intenderci, nel 2018 la previsione è di realizzare tra i 4 e i 6 esemplari di quella che è una "gamma" di SCG003: Stradale, anticipata al Salone di Ginevra, Competizione Stradale e Competizione. S, CS e C, differiscono anzitutto dall'omologazione, essendo S e CS omologate per circolare su strada, mentre la C esclusivamente rivolta all'impiego in pista e al Nurburgring vale un tempo di 6'33", sufficiente per assicurarsi la pole nella 24 Ore sulla Nordschleife. Competizione Stradale che estremizza alcuni concetti della Stradale, ammesso che i 2G di forza laterale in curva e i 700 kg di deportanza dichiarati a 250 orari non siano di per sé sufficienti.
Prezzo unico, 2 milioni di dollari indipendentemente dalla variante desiderata. Così Glickenhaus vuole proporsi nel panorama delle hypercar esotiche. Nel 2019 la previsione è di realizzare non più di 10 vetture. Il placet della NHTSA significa essere esentati dal rispetto di alcune normative legate all'inquinamento, soglie particolarmente stringenti negli USA.
Il motore V8 4.4 litri twin-turbo rimpiazza l'Honda V6 3.5 litri della Competizione sulle SCG003 omologate per l'impiego in strada: 760 cavalli, 800 Nm, cambio sette marce e uno scatto da zero a cento orari da 2"9. Sospensioni regolabili a triangoli sovrapposti, impianto frenante Brembo. Sono le premesse sufficienti per metter mano al portafogli e staccare i 2 milioni di dollari richiesti.