ROMA - Dal prossimo giugno 2018, la Terra diventerà un pianeta completamente aperto alla guida anche per le donne. Anche in Arabia Saudita, infatti, le persone di sesso femminile potranno prendere la patente e mettersi al volante, due cose che finora erano assolutamente proibite. Il merito di questa novità è di re Salman cioè il sovrano dell’unico Stato al mondo dove le donne non avevano questo diritto. Certamente quello wahabita rimane un regno dove alle donne sono precluse molte cose ma questo è comunque un piccolo passo in avanti.
I nove mesi che separano le donne saudite dalla possibilità di mettersi al volante serviranno al paese, dove c’è una rigidissima separazione dei sessi, di adeguarsi a livello burocratico ed amministrativo, così come di organizzare corsi di scuola guida. Proprio per questo è prevista la creazione di una commissione governativa ah hoc entro trenta giorni. Per le suddite saudite è un grande novità visto che finora sono state obbligate a spostarsi in auto solo con un autista o con un uomo della loro famiglia.
L’inizio di questo cambiamento risale al 2013, quando una decina di donne decisero di sfidare apertamente le rigide regole mettendosi alla guida. Fermate dalla polizia religiosa vennero multate. Tuttavia quel piccolo passo segnò una rottura, anche nell'opinione pubblica. Da quel 26 ottobre di 4 anni fa attiviste del movimento femminile saudita cominciarono infatti a postare sul web alcuni video che le ritraevano al volante. Attivisti e militanti - tra cui anche diversi uomini - avevano poi incoraggiato le loro compagne a mettersi alla guida delle auto e a postare su Twitter le loro immagini con l'hashtag "#IWillDriveMyself".