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L'ammiraglia di Putin sarà russa, con contributo italiano

Non sarà l'auto dello Zar e nemmeno quella del Politburo, ma sarà l'ammiraglia del Cremlino. La "limousine di Putin" è in fase di completamento. Si tratta di una richiesta precisa del presidente della Federazione Russa, che ha seguito personalmente alcune fasi dello sviluppo della vettura. E l'ha provata, anche se solo con una semplice partenza da fermo.

Le pachidermiche e brutte ZIL dei tempi dell'URSS sono solo un ricordo. E anche le Mercedes limousine e Classe S, diventate un classico nei gerarchi di Russia, prima e dopo la caduta del muro, stanno per appartenere al passato.

La nuova ammiraglia è realizzata in russa e si chama Kortezh (Corteo). Dalle foto spia il design sembra ispirato alle Rolls-Royce, addirittura più imponente. Ma anche su questo c'è stato il placet finale di Putin.

Orgohlio russo quindi per la nuova ammiraglia, che dovrebbe essere operativa per la fine della primavera. Frutto delle migliori conoscenze tecnologiche locali, per automotive, centri di ricerca e persino areonatutica. Ma non solo. Una mano è arrivata dall'estero: i test sono stati seguiti da Porsche Engineering. Il motore, stando alle indiscrezioni, sarà russo, con un V12 di oltre 6 litri, accreditato di almeno 800 cavalli. Necessari per disimpegnare l'ammiraglia blindata. Ma anche qui potrebbe esserci lo zampino di Porsche.

Non è mancato il contributo italiano. La verniciatura e l’essicazione sono affidate all'azienda patavina Blowtherm. E ovviamente i freni a Brembo, numero uno mondiale del settore. L'Occidente darà il suo bel contributo all'ammiraglia russa.