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Smartphone al volante: in Francia è nemico pubblico numero 1

Tempi durissimi, giustamente, per chi impugna lo smartphone al volante. In Francia è calata la mannaia.

Oltralpe la multa arriva anche se l'auto e ferma, a motore spento e se non è parcheggiata in un apposito spazio. Il vivavoce di fatto diventa d'obbligo e i social sono banditi quando si è quattro ruote. La Corte di Cassazione francese ha stretto il cappio. L'auto è considerata in circolazione anche quando è ferma, con motore spento, ma non in aree specifiche. Quindi semaforo, carreggiata, coda o doppia fila non sono più considerate aree franche. 

L'automobilista al telefono in queste situazioni in Francia è punibile. A meno che la vettura non sia oggetto di un guasto meccanico. La multa è di 135 euro e di 3 punti sulla patente. Soluzione severa, ma non priva di logica. Anche perché quasi tutte le nuove automobili sono dotate di Bluetooh e comunque ci sono numerose soluzioni tecniche, che costano poche decine di euro, che permettono di telefonare senza staccare le mani dal volante.

In Francia c'è un altro provvedimento che fa discutere. Da luglio sulla rete stradale secondaria il limite di velocità è stato abbassato da 90 a 80 km orari. Un esperimento che durerà due anni, per verificare quale impatto avrà sulla sicurezza.