La definizione dei parametri da rispettare per poter accedere alla misura del Reddito di cittadinanza, varata con decreto legge del 17 gennaio scorso, ha messo in luce i vincoli legati all’intestazione di auto e moto (nonché imbarcazioni da diporto e navi) in capo ai soggetti che fanno parte del nucleo familiare richiedente l’integrazione del reddito.
Infatti, tra i requisiti descritti dall’articolo 2 comma 1-c del decreto, la concessione del Reddito di cittadinanza non è compatibile con l’intestazione di un’auto di prima immatricolazione nei 6 mesi antecedenti la richiesta da parte di uno qualsiasi dei componenti il nucleo familiare. Intestazione né piena disponibilità (noleggio, leasing).
Il decreto fa riferimento all’intestazione di auto di prima immatricolazione, pertanto sono da ritenersi escluse le auto usate con prima immatricolazione superiore ai 6 mesi dalla richiesta di accesso al Reddito di cittadinanza.
Un secondo limite legato alla proprietà di auto (e moto) è l’intestazione nei 2 anni precedenti alla richiesta di auto con cilindrata superiore ai 1.600 cc o di motocicli oltre i 250 cc, salvo le auto e moto acquistate con agevolazioni fiscali e in favore di persone con disabilità che fanno parte del nucleo familiare richiedente.