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Beckham, patente sospesa per colpa del telefono

Che David Beckham finisca sui giornali di tutto il mondo non è una notizia. Questa volta però il motivo non è nobile come le sue campagne sociali solidali o la sua bellezza. L’ex calciatore inglese, icona di stile e simbolo pop del Regno Unito, è finito sulle cronache d'attualità per aver commesso l'ennesima infrazione al volante e non potrà guidare per sei mesi.

La corte di Bromley ha deciso, infatti, di sospendere della patente a Beckham perché usava il cellulare mentre guidava la sua Bentley. L'ex bomber dello United e del Real Madrid è stato fermato dalla polizia lo scorso 21 novembre, lungo Great Portland Street, nel pieno centro di Londra.

Lo Spice Boy si è presentato il 9 maggio in aula di tribunale, davanti alla Bromley’s Magistrates’ Court e ha deciso di ammettere la propria colpa, ammettendo che, sì, guardava il telefono durante la guida. La pena che la corte gli ha inflitto non è dolcissima: sei mesi senza guidare, a cui si aggiungono sei punti in meno sulla patente.

Non è la prima volta che l’ex capitano dell'Inghilterra, uno dei pochi calciatori inglesi ad aver giocato più di cento partite con la maglia della propria Nazionale, viene a contatto con la giustizia per aver violato il codice stradale. Lo scorso settembre l’accusa era stata di eccesso di velocità, sempre su una Bentley: 95 chilometri orari, con il limite di velocità fisso a 65km/h.

Quella volta, però, il suo scaltro avvocato Nick Freeman trovò un cavillo legale che permise al suo cliente di evitare il tribunale. La contravvenzione fu infatti notificata con un giorno di ritardo. Corte scampata, ma almeno l’eleganza di ammettere la propria responsabilità, anche in quell’occasione, Beckham l’ha avuta. Che sia il caso di assumere un autista a tempo pieno?

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