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Vision Mercedes Simplex, retrò e futurista

Prove di stile e di tecnologia  per il futuro. Vision Mercedes Simplex chiaramente non è un modello che sarà prodotto in serie. Ma, tra le citazioni al glorioso passato e alcuni dettagli estremamente hi-tech e anche qualche volo pindarico, lascia intendere che Mercedes ha intenzione di esplorare orizzonti davvero speciali per l’automobile.

Il concept è frutto del nuovo centro stile di Mercedes di Sophia Antipolis, vicino a Nizza. Subentrato a quello italiano di Como e facente parte del poker degli International Design Competence Center (IDC). Infatti gli tre sono altri sono in Stati Uniti, Cina e Germania.

Osa parecchio, ma il riferimento è noblissimo. Si tratta della 35 PS, ovvero di una delle prime grandi Daimler, ai tempi commerciata proprio ai ricconi della Costa Azzurra da Emil Jellinek, uomo chiave nella storia del Marchio. Sua figlia si chiamava Mercedes: Jellinek, oltre al nome, contribuì parecchio all’ascesa e al prestigio del brand.

Vision Mercedes Simplex prende spunto nel design da quel mitico capolavoro. Una due posti a cielo aperto dallo stile inconfondibile, con una livrea che riprende i colori della Costa Azzurra.

Dotata del massimo della tecnologia e anche qualcosa oltre. Ovvero  quattro motori elettrici, ognuno per ogni cerchio delle ruote. Il posto guida e passeggero hanno la forma di un divano, la plancia può cambiare, grazie a degli attuatori ad aria, la conformazione da schermi a pulsanti.

Anche i colori sono selezionabili in base alle preferenze o all’umore. Il centro stile Mercedes di Nizza ci ha messo del suo anche nel logo: la Stella a tre punte è rimasta senza il cerchio. Non certo banale, ma ardito.