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I 50 anni di Paperinik e della sua 313-X

Gli anniversari vanno sempre festeggiati, specialmente quelli di ciò che ha lasciato un segno, come i 50 anni di Paperinik, noto personaggio dei fumetti che prima viene identificato come una sorta di alter ego di Paperino, poi diventa un personaggio indipendente, con il ruolo di protettore di Paperopoli.

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L’evoluzione del personaggio

L’idea di Paperinik arriva alla caporedattrice di Topolino, Elisa Penna. Dopo tante lettere in cui i lettori chiedevano a gran voce un riscatto di Paperino, disegnato e considerato un personaggio, sì, un po’ antipatico ma soprattutto deriso e schernito dagli altri, inizia a diventare necessario un qualche cambiamento. La sua immagina non poteva subire una metamorfosi drastica, ma gli spunti per realizzare Paperinik c’erano tutti. Siamo nel 1969, momento d’oro per eroi del terrore come Diabolik: in cos’altro poteva trasformarsi lo sfortunato papero se non un vendicatore mascherato? A mettere su carta il personaggio è Guido Martina, tra gli sceneggiatori più importanti del periodo e già autore di Paperino.

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La mitica 313 che diventa 313-X

Siamo abituati a vedere la piccola utilitaria nei fumetti Disney. La 313, rossa e blu, è anche l’auto di Paperino che, proprio come il personaggio, si evolve. Se la macchina del papero aveva inizialmente una funzione umoristica, in linea con i modi di fare e con le rocambolesche avventure di Paperino ("Motore Mixwell del 1920! Carrozzeria Dudge del '22! Assi Paclac del '23! Ruote da un tosaerba! Ma cammina!" si legge in Paperino in Vulcanovia), quella di Paperinik rispecchia la sua eroicità. Grazie ad Archimede Pitagorico compare la 313-X, munita di nuove attrezzature e super poteri: spruzza sia olio per terra che gas provocante starnuti, ha un motore silenzioso (nemmeno fosse elettrica!) e può addirittura volare e librarsi a pelo d’acqua. Una sorta di Batmobile targata Disney, insomma. Cambia anche il colore: da blu e rossa si tinge di un nero mistero.