Tutti abbiamo usato almeno una volta nella vita Google Maps. E tutti continuiamo ad usarlo anche oggi, automobilisti e non. Una delle sue funzionalità più comode è quella di poter far sapere agli automobilisti eventuali ingorghi che si possono incontrare lungo il traffico cittadino. Ma c’è chi ha dimostrato come l’app sia facilmente manipolabile.
SIMON WECKERT: ECCO COME HA “FREGATO” MAPS
È l’artista berlinese Simon Weckert, che lo scorso 1 febbraio ha pubblicato un video da quasi 2 milioni di visualizzazioni in cui mostra il lato vulnerabile della preziosa tecnologia di Google Maps.
Weckert ha raccolto ben 99 telefonini di seconda mano, li ha connessi tutti contemporaneamente a Maps, li ha raccolti in un carrellino e se li è trascinati con sé per le strade di alcune città tedesche, creando così degli ingorghi virtuali. Weckert infatti si è messo a passeggiare per delle vie praticamente prive o quasi di automobili, nonostante Maps segnalasse la presenza di forti traffici per via, appunto, della concomitanza di tutti quei telefonini in un solo luogo.
Lo stesso artista si è poi ripreso in un video mentre era “all’opera”, lo ha editato in quattro schermi diversi e in seguito pubblicato su YouTube, facendolo diventare subito virale.
GOOGLE INTERVENGA
Ovviamente la “creazione” dell’artista ha acceso il dibattito. Weckert infatti ha solamente dimostrato come il sistema di Maps, benché utilissimo e tecnologico, sia anche facilmente manipolabile. E gli sono bastati solo 99 telefonini. È bene che Google, a cui sicuramente il video non sarà sfuggito, intervenga per risolvere il tutto ed evitare che questo metodo possa essere emulato da malintenzionati.
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