Lutto nel mondo del cinema, è morto all'età di 90 anni l'attore scozzese Sean Connery, celebre per la sua interpretazione dell'agente segreto inglese 007, personaggio nato dalla penna dello scrittore e soldato britannico, Ian Fleming.
Diventato attore dopo aver partecipato nel 1957 al concorso di Mister Universo, Connery ha recitato tra gli altri in «Marnie» (1964), di Hitchcock, «Rapina record a New York» di Sidney Lumet, «Caccia a Ottobre Rosso» di John McTiernan. Tra le pellicole che gli hanno dato fama, «Indiana Jones e l’ultima crociata» di Steven Spielberg , dove interpreta il padre del protagonista, ai tempi della seconda guerra mondiale, «Highlander - L’ultimo immortale» in cui addestra il protagonista Connor Macleod, interpretato dall'attore Christopher Lambert, (1986) di Russell Mulcahy.
I ruoli che più gli sono valsi l'ammiraizone del pubblico e i riconoscimenti della critica sono stati Guglielmo da Baskerville ne «Il nome della rosa»: che gli è valso il Premio BAFTA come miglior attore e Jimmy Malone nel fil di Brian de Palma «The Untouchables - Gli intoccabili» (1987) che gli è valso un Oscar e un Golden Globe.
L'unico vero e inimitabile 007
Per il grande pubblico il nome di Connery sarà sempre abbinato al personaggio di 007 e alla sua celebre battuta: "il mio nome è Bond, James Bond", e alla sua auto: l'Aston Martin DB5, equipaggiata per essere più veloce e poter sconfiggere gli avversari, divenuta una vera e propria icona nel mondo dell'automotive, per gli appassionati di tutto il mondo.
Ritiratosi dalle scene nel 2003 (La leggenda degli uoomini stradrinari), Sir Sean Connery (nominato Baronetto dalla regina, nonostante le sue posizioni sepratiste), lascia la sua seconda moglie Micheline Roquebrune, suo figlio Jason e un nipote Dashiell, ma più di tutto, lascia il mondo del cinema orfano di un vero gigante, capace di impersonare e caratterizzare personaggi estremamente diversi tra loro, senza mai rimanerne sopraffatto.