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Decreto Sicurezza: targhe estere, situazione paradossale per Gasparri

Nel Decreto Sicurezza c’è una falla che fa ancora discutere. La normativa, contenuta nel testo, nata per stroncare il fenomeno dei “furbetti delle targhe estere” per colpire chi aveva il “vizio” di immatricolare la propria auto in un altro paese evitando così i controlli fiscali, nasconde un bug che colpisce i militari italiani in missione all’estero.

A questo link trovate l’articolo dove abbiamo trattato la questione. Al momento il problema resta non risolto e ad aprire nuovamente il capitolo è stato il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. 

"È ormai paradossale - Commenta il senatore - la situazione che investe i nostri militari impegnati all'estero e l'impiego da parte loro di automobili con targhe straniere. Una vicenda per la quale ho presentato una interrogazione nei mesi scorsi e che mi auguro venga al più presto risolta visto che parliamo di una formalità burocratica che li vede costretti, per rispettare norme ed accordi internazionali siglati dal nostro Paese, ad immatricolare le loro auto con targhe dei Paesi ospitanti, con la beffa, al rientro in Italia, di vedersi multati per targa, a quel punto, irregolare. Purtroppo non sono bastati gli emendamenti a firma Forza Italia e Lega, dichiarati inammissibili al decreto sicurezza bis, per risolvere la vicenda. I nostri Militari continueranno certamente a garantire la nostra sicurezza in Italia e all'Estero ma vanno rispettati e tutelati anche in questi aspetti, per alcuni minori ma per loro importanti"