Cambia faccia, anzi cambia coda l’Ecosport. E cerca di piacere di più agli europei rinunciando alla ruota di scorta posteriore che la rendeva troppo off road nell’aspetto. E soprattutto complicava le manovre nei parcheggi. È la novità più appariscente del piccolo crossover della Ford che dopo un buon debutto due anni fa, adesso subisce un approfondito e indispensabile restyling esteriore e tecnico. Da quando è arrivata sul mercato italiano, a fine 2013, la Ford Ecosport ha venduto benino grazie anche al prezzo vantaggioso. Ma la concorrenza, fatta di vetture come Peugeot 2008 e Opel Mokka (senza scomodare la Fiat 500X che si picca di far parte di un segmento premium), si è fatta aggressiva. Per cui i tecnici Ford si sono dovuti mettere al lavoro per migliorare un’auto di origine sudamericana: l’Ecosport infatti è costruita in Brasile ed è stata importata in Europa in tutta fretta qualche anno fa per sfruttare il momento di boom dei piccoli crossover/Suv nel segmento B, quello delle utilitarie. E tradiva ampiamente le sue origini: attorno a un motore di successo, come il 1.0 tre cilindri Ecoboost a benzina da 125 cv e un design in linea con lo stile Ford, aveva diverse debolezze: il portellone posteriore che si apriva lateralmente invece che sollevarsi, la ruota di scorta esterna che ne ostacolava l’apertura, e interni molto spartani. Così questa nuova versione di Ecosport è stata profondamente rivista per “europeizzarla” secondo i nostri gusti.