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Bmw M5, prepotenza di classe

CAMPAGNANO (ROMA). La presentazione italiana della M5 è stata nobilitata da Alex Zanardi, alla vigilia del primo appuntamento stagionale con la Bmw Driving Experience la scuola di guida sicura e sportiva attiva dal 2006. Il pilota e campione paralimpico è da anni ambasciatore Bmw, marchio con cui correrà la 24 Ore di Daytona 2019, ultima (in ordine di tempo) di una carriera e di una biografia straordinarie.

Prima di prendere possesso della sua M5 speciale, non solo per i comandi adattati alle sue esigenze, l'Invictus Zanardi ha voluto presentare la sua nuova campagna di sensibilizzazione alla sicurezza stradale. #CoverYourPhone. Ossia: quando salite in macchina non toccate il telefono, ormai fonte primaria di incidenti automobilistici. E per non cadere in tentazione girate la cover e coprite lo schermo.

L'onore di assaggiare l'asfalto per primo è ovviamente toccato ad Alex da Castel Maggiore, spingendo sull'acceleratore (a mano) della sua M5 in esclusiva carrozzeria argento scuro e scatenando i 600 cavalli rogati dal V8 biturbo capace di spingere la lussuosa berlina da 0 a 100 km/h in soli 3,4 secondi, raggiungendo i 305 km/h di velocità massima, optando per l'M Driver's Package. Impressionante considerando che, anche dopo la dieta, la sesta generazione di M5 pesa pur sempre 1930 kg, anche in virtù dell'adozione della trazione integrale, disinseribile per scaricare in un attimo tutta la potenza solo sul posteriore.

Se la piccola M2 in pista è agile e pungente come una vespa, la M5 è un calabrone. La trasmissione ZF 8 rapporti è rapida nelle cambiate e lo sterzo assolutamente preciso, consentendo di pennellare le curve lente e aggredire quelle veloci con grande facilità. Ma dimostrandosi, disinserita l'elettronica, capace di graffiare e di “intraversarsi” come un grande kart di lusso. Confermando tutte le sensazioni già provate nella più approfondita prova sul circuito di Estoril.