Pirelli ha deciso di rendere più sostenibile l'intero processo di approvigionamento che dalla gomma naturale arriva alla realizzazione delle pneumatico e viceversa. Rendere più sostenibile, quindi, la catena che parte dai coltivatori e arriva fino alle società di servizio, passando per commercianti, impianti di lavorazione e utilizzo manifatturiero e società di distribuzione. Il tutto, attraverso la condivisione di un codice etico che promuova il rispetto dei diritti umani, dell'ambiente e dell'etica di business.
Preservare la biodiversità
"Con una domanda globale di gomma naturale in costante aumento, diventa essenziale gestire in modo sostenibile l’intera catena di approvvigionamento - dichiara Eleonora Giada Pessina, Group Sustainability Officer di Pirelli -. Ciò significa preservare le foreste, la biodiversità e promuovere uno sviluppo duraturo per le comunità e le economie locali".
Lo pneumatico in gomma e rayon
Tra le iniziative dell'azienda milanese, in tal senso, c'è la produzione del primo pneumatico al mondo realizzato con gomma naturale e rayon certificati dal Forest Stewardship Council e il suo impegno nel progettare soluzioni sostenibili in ogni fase del prodotto. "Siamo tra i membri fondatori della Global Platform for Sustainable Natural Rubber - prosegue Pessina -, una piattaforma globale che mira a supportare lo sviluppo sostenibile del settore della gomma naturale a livello globale, attraverso l’implementazione di strumenti e iniziative volte a garantire il rispetto dei diritti umani, del lavoro e delle comunità locali, la protezione della biodiversità e l’aumento della produttività delle piante, in particolare quelle dei piccoli proprietari".
Protezione della natura e formazione dei fornitori
Senza ovviamente dimenticare il progetto pluriennale di Pirelli con BMW e Birdlife International, con l'obiettivo di proteggere 2.700 ettari di foresta pluviale in Indonesia dalla deforestazione, supportare la comunità indigena, promuovere l'empowerment femminile, offrire formazione sulle pratiche agroforestali e contribuire alla conservazione delle specie animali a rischio. Da segnalare anche il programma CDP Supply Chain, che coinvolge i fornitori nella misurazione e rendicontazione delle loro emissioni, e la formazione dei fornitori, con particolare attenzione ai diritti umani.
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