Home

News

Anteprime

Prove

Primi Test

Saloni

Auto Dell'anno

Foto

Auto

LISTINO

Cupra e-Racer, i numeri della sportività elettrica

Partendo dalla piattaforma offerta dalla Leon, 20 mila ore di lavoro dopo, il risultato è Cupra e-Racer. Prima vettura da turismo completamente elettrica, il manifesto della sportività a batterie debutta al Salone di Ginevra. Affianca le prime proposte stradali del marchio, per una trasformazione in e-Racer va oltre il semplice trapianto di cuore. Cambiano le esigenze con l'integrazione dei quattro motori elettrici, tutti peraltro a spingere al retrotreno, il bilanciamento complessivo deve fare i conti con un pacco batterie che rappresenta un terzo della massa complessiva dell'auto, l'aerodinamica apre nuove opportunità.

In queste aree è stato riversato l'impegno degli uomini Cupra diretti da Xavier Serra, direttore tecnico del progetto. Si parte dai 450 kg del pacco batterie da posizionare in macchina, nei punti meno penalizzanti per la dinamica di marcia, quindi in basso e spalmati internamente al passo, parte di una struttura che costituisce il fondo della vettura. Quanta energia serve per alimentare i 4 motori elettrici e ottenere una potenza di picco di 680 cavalli? Ventitrè pannelli, ciascuno da 264 celle, portano il totale a un pacco batterie da 6.072 celle, l'equivalente di 9.000 batterie di smartphone tutte insieme. Il tempo necessario per una ricarica completa è di 40 minuti.

Lo schema propulsivo prevede quattro motori appaiati sull'asse posteriore, che esprimono una potenza continua di 408 cavalli, trasmessa alle ruote senza ricorrere all'utilizzo di un cambio a più rapporti (un'opportunità tecnica sperimentata, ad esempio, in alcuni progetti di Formula E). Inverter ed elettronica di potenza mettono in comunicazione pacco batterie e motori, il cui regime di rotazione è di 12.000 giri/min. Capitolo prestazioni: Cupra e-Racer raggiunge i 270 km/h e realizza un'accelerazione in 3”2 nello scatto da 0 a 100 km/h.

Disposte le masse nei punti cruciali, i tecnici Cupra hanno ritagliato una veste aerodinamica su misura, molto più chiusa nelle esigenze di raffreddamento e con ripercussioni positive non solo sulla prestazione ma sull'efficienza generale e la durata della carica. Gli specchietti sono uno dei particolari più eleborati: niente specchi, sostituiti da telecamere, ingombri ridottissimi e una forma realizzata per ridurre il più possibile l'impatto sul coefficiente di resistenza all'avanzamento.