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Ferrari 250 Testa Rossa Scaglietti, all'asta un esemplare da 35 milioni di euro

Appuntamento a febbraio, a Detroit, quando tra il 21 e il 23 verrà battuta all'asta da Sotheby's un esemplare rarissimo di Ferrari 250 Testa Rossa prodotto nel 1958. 

È uno dei 19 esemplari carrozzati da Sergio Scaglietti, un progetto da corsa entrato nella storia grazie ai successi ottenuti alla 24 Ore di Le Mans, tra il 1958 e il 1962: tre vittorie assolute con Olivier Gendebien mattatore.

Quanto vale la Ferrari 250 Testa Rossa?

Specialissimo l'esemplare all'asta lo è non solo per il valore stimato di oltre 34 milioni di euro, ma anche per essere stato oggetto di restauro nel 2013 da Ferrari Classiche e aver ottenuto la certificazione di originalità su motore e cambio. Entrambi corrispondono alle unità montate di serie nel 1958.  Il telaio all'asta è lo 0738 TR, che corse per 10 anni e in 20 gare, a partire dalla produzione nel '58. 

L'evoluzione 250 TR dopo la 500 TR

Il progetto Ferrari 250 Testa Rossa nacque nel 1957, anno del debutto in pista alla 1000 km del Nurburgring. La novità era nel motore V12 entro i 3 litri di cilindrata, come poi dal 1958 avrebbe obbligato il regolamento sportivo nella categoria Sport. Diversa dalla Ferrari 500 TR, la 250 Testa Rossa lo era anche per un passo allungato di 10 centimetri, fino a 2,35 metri.

Phil Hill e Collins vinsero nel '58 la 12 Ore di Sebring e la 1000 km di Buenos Aires, poi la Targa Florio con Musso e Gendebien, con il belga a trionfare a Le Mans in coppia com Phil Hill.

Il V12 da 3 litri sviluppa 300 cavalli, il telaio è tubolare a traliccio, per un peso di 800 kg. Le prestazioni della Ferrari 250 Testa Rossa raggiungevano i 270 km/h di velocità massima.