Lancia Delta 1.6 Multijet DPF Platino

Limousine compatta con tanta elettronica

La Deltautilizza il pianale dellaBravo allungatodi 10 cm. Introduce ancheinnovativisistemi di aiutoalla guida,dal differenziale elettronico allo sterzo che“sente” le curve
 
A dispetto del notevole allungamento dell’interasse, ben 10 cm, la Delta utilizza la medesima base tecnica della Fiat Bravo. Con cui dunque condivide l’intero autotelaio, a partire dalle sospensioni, con l’abituale ponte posteriore a ruote interconnesse. Comune alla cugina è pure il motore presente sulla vettura in prova: il 1600 Multijet da 120 cv con turbocompressore a geometria variabile, contraddistinto dalla “torretta” di scarico in cui sono integrati catalizzatore e filtro antiparticolato, collocati a breve distanza dal collettore. Il propulsore è abbinato a un cambio manuale a sei rapporti con comando a doppio cavo flessibile, che fra qualche mese sarà disponibile anche in versione robotizzata. Le novità di maggior rilievo riguardano il corredo elettronico della Delta: fra le funzioni più significative il controllo della coppia scaricata dall’avantreno (Torque Transfer Control), che vede l’elettronica intervenire sui freni a limitare il pattinamento della ruota interna in accelerazione. L’ESP provvede poi al controllo “attivo” del sovrasterzo, (chiamato Drive Steering Torque) con il comando che “accenna” automaticamente la manovra in caso di accentuati movimenti di imbardata. Lo sterzo è dotato di servocomando elettrico con due livelli di variabilità: la solita funzione City, da inserire manualmente, e un irrigidimento automatico del comando (Linearization Torque Feedback) che si verifica a fronte di accelerazioni laterali rilevanti, ovvero superiori a 0,6g