Ford ka 1.3 TDCi Dpf Titanium

Ford ka 1.3 TDCi Dpf Titanium

di Redazione

29.01.2009 ( Aggiornata il 29.01.2009 11:27 )

Prestazioni

Comunque si regoli il sedile, ci si ritrova sempre un po’ appollaiati, con il volante ben al di sotto della linea delle spalle. Per contro, la leva del cambio è ben rialzata anche lei, così da risultare adeguatamente vicina. E la conformazione del suo supporto non va a interferire più di tanto con la gamba destra di chi guida. Così sistemati, si beneficia di un ottimo controllo della strada, almeno per quel che riguarda la vista frontale. Di lato invece c’è più di un problema, per via delle piccole dimensioni del cristallo posteriore, cui può aggiungersi (a seconda di com’è regolato e dell’altezza di chi guida) l’ostacolo frapposto dal poggiatesta destro. Insomma, è facile trovarsi con un bell’angolo cieco, tanto agli incroci quanto nell’uscita dai parcheggi a lisca di pesce. All’avviamento il motore lascia trapelare qualche traccia di vibrazione, così come il suo spegnimento è accompagnato da un minimo di “scrollo”. In marcia si va incontro a sensazioni diverse, da quelle abitualmente offerte dal 1300 Multijet: il boost appare un po’ meno intenso, ma meglio distribuito lungo l’arco di utilizzazione, che inizia attorno ai 1500 giri e in teoria permette di salire sino a quota 5000. Diciamo in teoria perché in realtà, passato il regime di potenza massima (4000) la spinta si affievolisce nettamente. C’è da dire comunque che, in generale, si riesce a riprendere con sufficiente prontezza, grazie anche alla corretta scalatura dei cinque rapporti, che non presentano eccessivi allungamenti del finale (42 orari per 1000 giri).

Dotata di ruote da 16”, la Ka sfodera una notevole agilità

Prese le misure con le marce, e rilevato che fatta eccezione per qualche impuntamento (e dell’assenza di sincronizzazione per la retro) il comando del cambio si rivela sufficientemente sciolto, la Ka mette in mostra eccellenti doti di cittadina: estremamente agile nel divincolarsi nel traffico, è anche bene assistita da uno sterzo diretto e capace di garantire possibilità di manovra in spazi contenuti. Peraltro, il comando si rivela altrettanto efficace quando la strada si apre e il ritmo aumenta: la sensibilità non gli manca, sicché riesce sempre a offrire un’adeguata sensazione del contatto fra le ruote e la strada. Va ad assecondare al meglio un comportamento brioso ed efficace, che permetterebbe di reggere prestazioni ben superiori a quelle (dignitose, ma tutt’altro che straordinarie) di questa versione. Forte di una particolare rigidità al rollio, la Ka fa sfoggio di un appoggio sincero e di una particolare prontezza nei cambi di direzione. Brillante ma composta, garantisce reazioni controllate anche in assenza di controllo elettronico della stabilità ( optional): il retrotreno resta ben attaccato al terreno e la sensibilità al rilascio del gas si rivela tutto sommato contenuta. Il tutto ovviamente beneficia della presenza dei generosi pneumatici ribassati, su cerchi da 16”, previsti in opzione. Che fanno la loro parte anche in frenata, ad accompagnare un impianto servito da un comando pronto e capace di garantire spazi di arresto contenuti. Da segnalare soltanto che nelle decelerazioni più violente la vettura affonda parecchio sull’avantreno; al conseguente sollevamento del posteriore si accompagna di frequente la necessità di effettuare qualche correzione, per tenere al meglio la linea. I larghi P Zero Nero fanno poi sentire i loro effetti (nel caso, ben meno graditi) sul fronte del comfort: vanno ad amplificare la rumorosità di rotolamento, già elevata alle medie velocità, tanto da risultare di gran lunga il disturbo più consistente, anche se il pure motore non manca di farsi sentire. In accelerazione ma anche nella marcia autostradale, visto che a 130 orari siamo già al di là dei 3000 giri. Ancora, i pneumatici vanno ad accentuare la rigidità messa in mostra dalle sospensioni su fondo sconnesso, con una risposta tanto secca da risultare a volte fonte di fastidiosi saltellamenti. Cittadina sì, insomma, ma (almeno quand’è così corredata) la Ka non appare proprio l’ideale per i selciati, tipo il classico sanpietrino romano.

Anche in assenza dell’ESP (è a richiesta, 250 euro), la Ka non manifesta problemi di stabilità nemmeno nelle situazioni più critiche

L’ultima nota riguarda i consumi, tradizionale punto di forza del piccolo turbodiesel 1300 di produzione Fiat Powertrain. Peccato che nella circostanza della Ford Ka i riscontri strumentali siano apparsi tutt’altro che eccezionali, con percorrenze medie nell’ordine dei 14/15 km/litro. Ma con la particolarità di non peggiorare più di tanto, anche se si decide di sfruttare il gas senza farsi troppi problemi. In ogni caso, i risultati sono ben meno confortanti di quelli fatti segnare a suo tempo dalla Fiat 500 dotata di identico motore, complici temperature non proprio ideali, molto rigide, e la ricca dotazione della Ka in prova, che stazzava quasi 100 kg in più di quanto dichiarato dalla Ford.

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