Mercedes E 350 CDI AMG

Mercedes E 350 CDI AMG

di Redazione

01.06.2009 ( Aggiornata il 01.06.2009 16:18 )

Design

Fin qui dunque quello che ci si aspetta dalla naturale evoluzione di un classico: un design al passo coi tempi ma nel rispetto della tradizione, dove passano quindi quasi inosservati quei millimetri in più in larghezza e lunghezza per favorire l’abitabilità. Il grosso del lavoro svolto dai tedeschi, pertanto, è quello che non si vede ma che risulta ben tangibile appena preso il volante in mano. Una lunga serie di interventi mirati alla riduzione dei consumi, all’aumento del confort e a elevare la protezione degli occupanti e di chi è al di fuori della vettura.
La targhetta BlueEfficiency sulle fiancate sta a sottolineare il programma di riduzione delle emissioni, che per tutta la gamma si attesta mediamente sul 23% in meno. Risultati ottenuti attraverso soluzioni che interessano l’aerodinamica, la scorrevolezza di marcia con pneumatici specifici e un utilizzo più accorto dei componenti secondari, che vengono chiamati in causa soltanto per lo stretto necessario. Non per ultimi propulsori più efficienti. Nel caso del modello in esame, la E 350 CDI, ritroviamo il conosciuto 3 litri V6 turbodiesel che vede aumentare la sua potenza (231 cv) ma al tempo stesso dovrebbe garantire consumi più contenuti. Quelli che abbiamo rilevato non fanno gridare al miracolo, ma certamente sono soddisfacenti in relazione alle prestazioni, con medie reali nell’ordine dei 10 km/litro. Poi c’è l’aspetto sicurezza attiva e passiva, servito da una folta schiera di nuovi dispositivi, di serie o a richiesta, il cui aspetto positivo è la poca invadenza, al contrario di sistemi simili montati su altre vetture.
Dal conosciuto ESP a “new entry” come l’assistente al cambio di corsia o all’angolo morto posteriore, tutti lavorano in maniera molto progressiva, facendo notare la loro presenza in modo più massiccio soltanto quando la situazione diventa realmente pericolosa. Questo per quel che riguarda la sicurezza attiva. Ma se l’impatto è inevitabile, entrano in ballo una cortina di airbag che ora annovera anche quello per le ginocchia del guidatore, i poggiatesta attivi anti colpo di frusta, il sistema PreSafe che predispone sedili, cinture e cristalli all’impatto, nonché il nuovo cofano motore attivo che, sollevandosi di 50 mm, arreca meno danni ai pedoni. Infine ci sono la qualità e il confort. La prima garantita da materiali di prim’ordine e soprattutto da una sensazione di maggior robustezza costruttiva rispetto alle precedenti generazioni.
La comodità è invece l’aspetto che più colpisce sin dai primi chilometri. È difficile precepire il motore al lavoro, l’insonorizzazione è straordinaria, le sospensioni (nella fattispecie le Airmatic pneumatiche, optional) hanno il potere di cancellare totalmente qualsiasi imperfezione della strada. La Classe E migliora a trecentosessanta gradi, dunque, e per trovare il pelo nell’uovo possiamo attaccarci soltanto al listino prezzi: perché su una vettura da quasi 5 metri di lunghezza e 62.900 euro i sensori di parcheggio non sono di serie?
Mercedes E 350 CDI AMG

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