Jaguar XFR 5.0 V8 Supercharged

L'arrivo del nuovo motore V8 era per certi versi un passaggio obbligato, in chiave Euro 5 e in previsione dell’ormai imminente arrivo dell’ammiraglia XJ. La conferma della sovralimentazione meccanica forse lo era un po’ meno, visti i progressi mostrati dai turbo sfoggiati dalla concorrenza: la scelta sembra quasi voler ribadire specificità e autonomia della marca britannica, indipendentemente dagli avvicendamenti relativi a gestione e proprietà. Il risultato, come leggete più avanti, è eccellente, e soprattutto l’incremento delle prestazioni non va a influire in alcun modo sulla qualità di marcia che si ritrova a bordo, in tutto e per tutto all’altezza delle tradizioni di casa Jaguar.
Qui la rivisitazione dell’ambiente e la specificità della R sono più evidenti che all’esterno, non foss’altro perché cambiano i sedili, forti di una chiara connotazione sportiva accompagnata da un raffinato rivestimento in pelle. Ma al di là del vistosissimo abbinamento cromatico proposto sulla vettura in prova, decisamente il più estremo fra quelli disponibili, l’ambiente mantiene i suoi tratti di fondo.
A partire ovviamente dal singolare tunnel centrale con la torretta del comando del cambio e il tasto d’avviamento “pulsante” illuminato in rosso. L’unico eccesso di vistosità viene dalle impunture in rosso che accompagnano i rivestimenti in pelle sulla plancia e sui pannelli laterali. Nel complesso l’ambiente resta comunque dominato dal legno e dall’alluminio, la cui finitura lucida finisce sempre per generare qualche riflesso di troppo. Unico fastidio, in un ambiente che di attenzioni alle condizioni di guida ne dedica parecchie.
La XFR debutta con un prezzo di poco superiore ai 90mila euro, comprensivo di una dotazione tecnica di prima grandezza, e di un equipaggiamento di bordo altrettanto ricco: unico optional quasi d’obbligo, l’assistenza integrale al parcheggio. Un prezzo che va un po’ al di là di quello dell’Audi S6, e resta un po’ sotto quello della BMW M5. Va da sé che, come accade inevitabilmente quando ci sono di mezzo le big tedesche, il confronto è impegnativo. Ma a differenza che in passato, non è più improponibile. Per l’eleganza formale, ma anche per i consistenti progressi messi in mostra dalla XFR sul piano dinamico. E non solo grazie alle virtù del nuovo motore, che pure sono molte.