Infiniti G37 S

Infiniti G37 S

di Redazione

01.06.2009 ( Aggiornata il 01.06.2009 16:18 )

Prestazioni

Una volta premuto il pulsante start in plancia, le note che fuoriescono dai due scarichi non suonano affatto nuove: è il caratteristico e grintoso sound che gli ingegneri giapponesi riservano alle sportive spinte dal classico 6 cilindri della serie VQ. Dunque se qualcuno ha presente la voce della Nissan “ zeta”, sulla Infiniti G37 ritroverà il sapore di casa. Al pari del cambio, con quella levetta corta, gli innesti così secchi e ( nota decisamente meno positiva) il caratteristico sibilo della trasmissione. C’è parecchio in comune fra le due cugine giapponesi, sebbene la G37 faccia emergere quasi subito la sua superiore levatura.
Intanto a livello di confort. Che è quasi sorprendente in termini di assorbimento, considerate le ruote da 19 pollici con spalla ultraribassata e un assetto che concede poco al rollio: occorrono strade veramente dissestate per rammentare che ci si trova a bordo di una coupé e non di una comoda berlina. Ed è altrettanto pregevole, l’Infiniti, per quanto concerne l’insonorizzazione, grazie all’adozione di cristalli dal notevole spessore che garantiscono valori di rumorosità davvero contenuti: a 130 km/ h appena 67,8 decibel per spostamenti autostradali in totale relax, con fruscii aerodinamici ridotti al minimo e la rumorosità del V6 pressoché inavvertibile se non in piena accelerazione. Questo, ,però, non vuol dire che la Infiniti sia una “zeta” imborghesita quando si tratta di darci dentro. A cominciare proprio dal motore, che grazie all’aumento di cilindrata rappresenta un bel passo avanti rispetto al precedente 3.5 litri. Quei 200 cm3 in più consentono infatti di preservare la tipica spinta ai bassi regimi di questo V6, ma al tempo stesso di regalare quella cattiveria in zona rossa che per certi versi mancava alle precedenti edizioni del 6 cilindri: fra i 6000 e i 7500 del limitatore, la spinta è graffiante e le prestazioni lo testimoniano: la G37 tocca senza tirare minimamente il fiato 256,3 km/ h effettivi, brucia lo 0-100 in 5”82 ed esce dal km da fermo a oltre 210 orari. Ma andando oltre i numeri, sono il piacere di guida e la maneggevolezza che sorprendono.
Specie preso atto che l’ago della bilancia supera i 17 quintali in ordine di marcia, non proprio una massa contenuta. Un grosso contributo arriva senza dubbio dalle quattro ruote con controllo attivo della sterzata, sistema che garantisce una enorme versatilità di marcia. Perchè quando si tratta di parcheggiare o di girovagare in città lo sterzo è molto demoltiplicato, dunque il diametro di volta è favorevole. Man mano che la velocità sale, iniziano a lavorare anche le ruote posteriori (sterzando nella stessa direzione delle anteriori) consentendo così all’avantreno di lavorare con un angolo di sterzo più contenuto. Il risultato, in velocità, è dunque quello di aver a che fare con un comando estremamente diretto (peraltro molto consistente e dal bel feeling), di ricevere sensazione di stabilità notevole soprattutto sui lunghi appoggi ad elevate andature e di poter contare su inserimenti pressoché esenti da sottosterzo: la G37 si infila in curva con grande prontezza e se il muso dovesse allargare la traiettoria perché avete esagerato è sufficiente affondare sul gas, affinché il lavoro dell’autobloccante sulle ruote posteriori aiuti a uscire dalla curva con il volante quasi dritto.
Tutto questo senza mai mettere in apprensione chi guida, per via della notevole sincerità che caratterizza ogni movimento della G37. Ogni minima reazione della vettura viene trasmessa senza filtri al pilota, che dunque riceve la sensazione di aver sempre tutto sotto controllo. Anche in situazioni d’emergenza, dove la stabilità è garantita da un assetto solido e preciso nonché dalle quattro ruote sterzanti che anche in questo frangente aiutano a disimpegnarsi meglio. Si può poi contare sempre su un’azione pronta ma poco invadente dell’ESP, che anche se escluso resta in ogni caso vigile pur facendo pattinare le ruote posteriori. Bene anche la frenata, con un pedale piacevolmente modulabile, una notevole stabilità nei panic stop, nonché una buona resistenza all’affaticamento; dunque un impianto ben adeguato alla mole e alle caratteristiche della Infiniti. Per quanto concerne i consumi, la G37 fa quello che ci si aspetta da un “tre-e-sette” da 320 cavalli. Ma forse anche qualcosa meglio, considerato che in autostrada copre 9,1 km/litro, che è esattamente la stessa percorrenza della BMW 335i con il superefficiente biturbo a iniezione diretta. Mediamente, comunque, si viaggia sugli 8 al litro.
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