Interni

Il design convince, i materiali meno

Design ricercato e gradevole, ma rivestimenti ai limiti dell’essenziale per plancia e dintorni: solo la fascia centrale è provvista di imbottitura, per il resto c’è la solita struttura in polipropilene goffrato.
Materiale sintetico anche per la corona del volante; il piantone non manca della doppia regolazione in altezza e profondità.

Il computer è di serie

Anche la strumentazione è disegnata con cura, con dei cilindri lucidi che ospitano i quadranti principali. Ineccepibile la dotazione, con tanto di computer di bordo; poco agevoli da raggiungere, però, i due tasti di selezione piazzati alle spalle del piantone.

Hazard troppo nascosto

La disposizione dei comandi presta il fianco a più di una critica: da rivedere la posizione dell’hazard, piazzato in basso, dietro la leva del cambio.
Comode, invece,le regolazioni dei sedili, ben dimensionati sia nel cuscino sia nello schienale; adeguato anche il contenimento laterale.

Divano ampio ma poco accessibile

Complice il largo montante centrale, il varco che si apre verso il divano posteriore non è dei più ampi. E dietro non ci sono maniglie di appiglio, che tornerebbero utili anche per scendere dalla vettura. Spazi discreti in lunghezza, mentre l’altezza non è delle più generose. Per parte sua, il divano è realizzato con cura: i poggiatesta, incassati non ostacolano più di tanto il campo visivo e le cinture sono tenute correttamente in posizione

C’è spazio. E c’è... la ruota

Capacità discreta per il vano bagagli, penalizzato peraltro da una soglia di carico sensibilmente più alta rispetto al piano. Il ribaltamento del divano posteriore è semplice e permette di incrementare di molto lo spazio utile. Apprezzabile la ruota di scorta di dimensioni normali, ormai una rarità.