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Si fa presto a dire: sono sportivo. Ma se volete che non sia solo una sbruffonata, dovete darci dentro. Ore e ore di allenamento, mesi e mesi di battaglie contro chili da spostare alle macchine, salite da scalare di fiato e di gamba. Per le automobili è ancora peggio. Un marchio non passa nella testa della gente come dinamico solo perché così garberebbe a quelli del marketing. Ci vogliono anni di modelli seriamente sportivi perché lo slogan diventi realtà. Prendete la Mazda: è vero che si è esposta, negli anni, con campagne di comunicazione inusualmente aggressive (ricordate quel “Golf, ti aspetto fuori” per lanciare la prima Mazda 3 al Motor Show del 2003?). Però conclude anche parecchio: dicono niente tre generazioni di una vera sportiva come la MX-5 (trazione posteriore, telaio a trave e il merito di avere riscoperto le spider quando nessuno più se le filava)? Se poi non vi basta prenderemo a esempio la RX-8, unica auto al mondo a credere ancora alla contraddittoria illusione del Wankel. Sentiamo già l’obiezione: questi sono modelli di nicchia. Auto-faro finché volete, ma destinate a una clientela molto selezionata. Giusto. Però anche sulle macchine di volume la Mazda non demorde. E dopo alcuni lustri quantomeno incoerenti con la sua attuale vocazione sta sfornando modelli che possono seriamente ambire a un posizionamento di un certo livello Guardate la Mazda 3 della seconda generazione: somiglia moltissimo alla vecchia ma è tutta nuova. E sotto quella faccia con la mascella muscolosa nasconde un diesel da 185 cavalli.

Sdoppiato (e decisamente insolito) il comando di apertura e chiusura keyless dal portellone: per entrare, si agisce sul pulsantino nero sotto il logo Mazda. Per bloccare la serratura si preme invece il bottone &ldquo;annegato&rdquo; nel fanale destro. Rispetto alla 3 prima maniera la nuova serie mantiene un design molto simile per&ograve; pi&ugrave; dinamico. Ma soprattutto &egrave; ancora pi&ugrave; lunga (4,46 metri contro 4,42). Lo spoiler sul portellone e i gruppi ottici posteriori a led sono specifici dell&rsquo;allestimento Sport. <img src="https://cdn.auto.it/images/2009/07/29/c_3_media_854914_immagine.jpg" alt="Mazda 3 2.2 CD DPF Sport" title="Mazda 3 2.2 CD DPF Sport" />

<h1>Scusi, per il navigatore?</h1>
Gli stilisti Mazda si sono lasciati suggestionare dalla Honda Civic, disegnando una plancia con strumentazione su due livelli. Gli strumenti classici (viceversa simili a quelli della precedente 3) sono ben leggibili. Non altrettanto si pu&ograve; dire del navigatore, confinato in fondo alla palpebra superiore, piccolo (4,1 pollici) e comandabile esclusivamente dalla razza destra del volante. Chi guida tutto in basso si ritrova perdipi&ugrave; lo schermo tagliato a met&agrave; dalla corona del volante. Di buono c&rsquo;&egrave; che la cartografia &egrave; aggiornatissima e comprende il riconoscimento degli autovelox. L&rsquo;estetica della plancia &egrave; di impatto. E quando si agisce sulla radio si illumina una sottile linea blu. 
<h1>Si sta decisamente bene</h1>
Buono lo spazio alle spalle e ai gomiti ma soprattutto, dietro i centimetri a disposizione di gambe (grazie alla trazione anteriore) e testa sono molti. Agevole la regolazione in altezza dei sedili anteriori. Molto meno quella della rigidit&agrave; lombare. 
<h1>Le dimensioni contano</h1>
Anche nel vano bagagli la giapponese sfrutta i maggiori ingombri sotto forma di una migliore accoglienza. 
 <img src="https://cdn.auto.it/images/2009/07/29/c_3_media_854905_immagine.jpg" alt="Mazda 3 2.2 CD DPF Sport" title="Mazda 3 2.2 CD DPF Sport" />

Sar&agrave; davvero carismatica come pretende la pubblicit&agrave; che passa in questo periodo, la Madza 3? Sul piano delle prestazioni pure ha sicuramente qualcosa da dire. E se a questo aggiungete che le sue sospensioni permettono un assorbimento delle sconnessioni (specie quelle brevi e secche) non &egrave; difficile concludere &egrave; confortevole, nonostante l&rsquo;orecchio percepisca, in velocit&agrave;, un certo rumore di rotolamento, verosimilmente legato alle specifiche coperture impiegate sull&rsquo;esemplare in prova. Le stesse cui si potrebbero imputare, quantomeno in parte, i non brillanti risultati ottenuti dalla Mazda in frenata: malgrado la mancanza di sensazioni al pedale negative e nonostante un&rsquo;apprezzabile stabilit&agrave; ha spazi sempre relativamente lunghi e si dimostra particolarmente critica nel test su fondo differenziato su asfalto e ghiaccio. Il 2.2 Mazda &egrave; una fuciliata oltre i 2500 giri, quando riprende senza esitazioni con qualunque marcia inserita. Per&ograve; sotto &egrave; un po&rsquo; inerte. Il cambio, specie nell&rsquo;uso sportivo, rivela i limiti dei propri sincronizzatori e lascia spazio a impuntamenti. Lo sterzo, che pure &egrave; molto nella media quanto a esattezza e direzionalit&agrave;, si rivela alla fine preferibile nei lunghi trasferimenti autostradali. E poi c&rsquo;&egrave; il comportamento propriamente detto: la Mazda, con una potenza non banale da scaricare a terra attraverso le ruote anteriori, un avantreno piuttosto pesante e movimenti trasversali del corpo vettura di una certa importanza evidenzia un certo gap di trazione e si inserisce con naturalezza ma senza la sperata rapidit&agrave; a causa di un notevole sottosterzo. Proprio grazie alla limitata reattivit&agrave; di sterzo e telaio la 3 perdona molti errori di guida, anche con l&rsquo;ESP eventualmente disinserito. <img src="https://cdn.auto.it/images/2009/07/29/c_3_media_854918_immagine.jpg" alt="Mazda 3 2.2 CD DPF Sport" title="Mazda 3 2.2 CD DPF Sport" />

Il propulsore &egrave; un common rail dell&rsquo;ultima generazione a quattro valvole per cilindro sovralimentato con turbo &ldquo;variabile&rdquo; e dotato di intercooler. Il 2.2 Mazda (che non ha alcuna parentela con il Ford di analoga cilindrata) &egrave; siglato MZR- CD High Power; High Power indica la nostra versione da 185 cv, che si distingue da quella da 150 per la turbina maggiorata (e poi ci sono finali di trasmissione pi&ugrave; lunghi). Tra le particolarit&agrave; di questo quattro cilindri (con blocco in ghisa) il contralbero di bilanciamento e l&rsquo;azionamento a catena degli assi a camme, che eliminano la necessit&agrave; di manutenzione. Anche a livello di struttura la 3 riprende l&rsquo;interasse e la geometria delle sospensioni della serie precedente con una profonda rielaborazione per aumentare la rigidit&agrave;. <img src="https://cdn.auto.it/images/2009/07/29/c_3_media_854904_immagine.jpg" alt="Mazda 3 2.2 CD DPF Sport" title="Mazda 3 2.2 CD DPF Sport" />

Mazda 3 2.2 CD, super diesel!

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