Ford Focus RS

Ford Focus RS

di Redazione

25.09.2009 ( Aggiornata il 25.09.2009 12:34 )

Prestazioni

Sviluppata intensamente lungo le curve del Nürburgring, dove peraltro pressoché tutte le sportive di rango trovano le radici del proprio DNA dinamico, la Focus RS si rivela una sportiva capace in primo luogo di soddisfare in pieno la missione numero uno: offrire un rendimento impressionante nella guida sportiva e impegnata.
Se è vero che in pista – condizione particolare, dove lo stress imposto ai pneumatici tocca il vertice – la vettura paga qualcosa per via di un sottosterzo avvertibile, su strada la situazione è di tutt’altra portata; qui il lavoro delle coperture è meno gravoso e l’auto mette in mostra una direzionalità che non viene mai meno. Dunque avantreno rapido e preciso nell’inserire, giusto richiedendo quel quarto di giro in più sul volante quando proprio si forza l’ingresso curva con cattiveria; a seguire, uno scorrimento esemplare, con il differenziale autobloccante che “tira” con vigore il muso verso l’interno permettendo di sfruttare senza incertezze la carreggiata.
Il retrotreno segue fedelmente, mostrando aderenza elevata insieme a una buona neutralità; i più smaliziati (e capaci) troveranno qualche accenno di sovrasterzo in rilascio con gomme piuttosto fredde, che però scompare a temperatura d’esercizio. L’ESP c’è, ma non si sente praticamente mai: si può evitare di staccarlo senza nulla perdere. I movimenti del corpo vettura sono avvertibili, ma ridotti; l’assetto è rigido e sportivo, ma specialmente in estensione gli ammortizzatori lasciano campo a una certa escursione che, se da un lato può lasciare il desiderio di qualcosa di più estremo, dall’altro si rivela un toccasana quando si affronta lo sconnesso e ci si trova al volante di una vettura discretamente “incassatrice”.
In questo contesto s’inserisce il protagonista della “erreesse”, ovvero il poderoso cinque cilindri turbo 2.5. Propulsore che vanta un funzionamento impeccabile quanto versatile: gira rotondo e docile ed è reattivo anche al minimo, con le marce alte, per poi cambiare voce e trasformarsi via via in un’unità di gran carattere. La notevole elasticità ai regimi intermedi permette già così cambi di velocità sorprendenti, accompagnanti dall’inebriante “sciuff” di scarico della sovrappressione (tonalità di scarico e resa acustica della sovralimentazione sono stati oggetto di particolare sviluppo) che rende davvero l’atmosfera racing; dai 4500-5000 giri in su, invece, c’è spazio solo per un rombo possente e vagamente metallico, che accompagna un’evidente accelerazione del regime nel salire fino al limitatore, sin quasi un po’ brutale: un autentico sogno, che proietta letteralmente la RS in avanti qualsiasi sia la marcia inserita.
Bene il cambio; i rapporti sono tendenzialmente lunghi ma lavorando solo di coppia la vettura li “ingoia” con gran rapidità; la manovrabilità diretta a sufficienza, in sintonia con il carattere dell’auto. Sfruttando appieno il propulsore, la RS diviene realmente rapida nel divorare l’asfalto davanti a sé, curva o rettilineo che sia: in questa condizione, il pilotaggio richiede reazioni pronte combinate a un colpo d’occhio che deve andare oltre il muso della vettura, poiché l’anticipo è fondamentale per poter dirigere convenientemente un “ missile” di queste capacità lungo la traiettoria voluta. In piena accelerazione, anche lo sterzo – diretto a sufficienza e abbastanza preciso, seppur lontano dall’ideale – richiede qualche attenzione in più, data la presenza dell’autobloccante che in pieno tiro trasmette reazioni che richiedono notevole fermezza delle mani sulla corona. E
ppure, la vettura rimane sempre docile, prevedibile, comunicativa, adattandosi con notevole elasticità a capacità e desideri del conducente: la Focus più performante si lascia impiegare come un’auto normale nel traffico o in città. Quanto alle prestazioni, lo scatto da fermo impressiona specialmente verso le andature superiori dove il 2.5 Turbo produce allunghi impressionanti ( si esce dal km da fermo a 211 km/h), mentre il passaggio ai 100 km orari è lievemente penalizzato dalla formula “tutto-avanti” rispetto a rivali con trazione posteriore o integrale, nonostante l’efficacia del Launch Control (regime fisso a 4500 giri a gas affondato pre-partenza).
Un po’ sotto tono pure la velocità massima, chiaramente molto elevata ma lontana dal dato dichiarato dal costruttore, un po’ ottimistico dato il carico aerodinamico della RS. La ripresa è invece sempre brillante, a tutte le andature: coppia esuberante e turbo spingono senza incertezze. Buona resa la garantiscono pure i freni, con un mordente incisivo che permette staccate al limite senza indecisioni; c’è tuttavia qualche metro di troppo, rispetto alle migliori rivali, negli spazi di arresto. Relativamente al confort, l’insonorizzazione è curata quanto basta per permettere conversazioni senza disturbi, mentre i consumi sono più che accettabili con un uso tranquillo del mezzo. Il che, però, avviene assai di rado.
Ford Focus RS

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