Nissan GT-R Premium, Robot d'acciaio

Design

Ebbene, con il nostro esemplare italiano non siamo andati nell’Inferno Verde, ma il nostro circuito di prova a Balocco ha emesso il suo verdetto: in pista la GT-R è più veloce della 911 Turbo di tre secondi, ma ne prende quasi cinque dalla 911 GT2. Con quest’ultima che in teoria, al Ring, dovrebbe essere più lenta della GT-R (7’32” Porsche, 7’26” Nissan).
Elucubrazioni sul cronometro a parte, quello che ci di questa sportiva alla luce del considerevole peso: quasi 18 quintali in ordine di marcia, ma ciò nonostante offre prestazioni, velocistiche e dinamiche, che non la fanno sfigurare se confrontata con sportive ben più specialistiche e leggere come 430 Scuderia o 911 GT3. Questo grazie alla sua originalissima trasmissione (4x4 con due alberi di trasmissione, cambio doppia frizione transaxle) che le conferisce una motricità spaventosa. Non di meno grazie al suo V6 3.8 biturbo da 485 cavalli, che spinge come un forsennato ma che dall’altra beve come un alpino se gli si tira il collo. L’altro aspetto positivo della GT-R è la fruibilità quotidiana.
Certo il suo assetto non è fra i più teneri, seppur regolabile in treposizioni, e il cambio a doppia frizione è più orientato alla sportività che al confort, pertanto risulta un po’ brusco sia nello stacco frizione, sia nelle cambiate, oltre che piuttosto rumoroso. Ma complessivamente la Nissan si lascia portare a spasso come una berlina sportiva e non come una supercar estrema, grazie a una silenziosità accettabile (almeno fino a 200 all’ora), a sedili dal buon sostegno e a una visibilità ben superiore a quella di un missile a motore centrale. Ha pure un baule sufficientemente capiente (315 litri) e due posti dietro per sistemarci altro bagaglio. Non per ultimo, costa almeno la metà delle sportive citate finora...