Nissan GT-R Premium, Robot d'acciaio

Nissan GT-R Premium, la nostra prova

di Redazione

20.10.2009 ( Aggiornata il 20.10.2009 17:27 )

Prestazioni

La posizione di guida non è delle più sportive: la seduta è un po’ troppo rialzata ed è pure leggermente disassata. Sembra di stare su una berlina, piuttosto che su una supercar da trecento all’ora. Almeno finche non muovi i primi passi. Lo sterzo è pesante e la prima buca che prendi ti lascia intendere che anche all’assetto non piace affatto il tenero. Pure il cambio a doppia frizione, che per caratteristiche proprie dovrebbe essere fluido e bello smussato quando vai tranquillo, nel caso della GT-R tira fuori subito un carattere vivace: in modalità automatica e con un filo di gas i passaggi sono già piuttosto netti e accompagnati da avvertibili rumori d’innesto, nonché da quel classico fischio di trasmissione che solitamente senti sulle auto da corsa.
A questo punto tanto vale provarla subito al cento per cento, viste le premesse: la mano destra punta verso la console centrale per posizionare sulla lettera “R”, la modalità più sportiva, i tre pulsanti che gestiscono la velocità del cambio, la regolazione delle sospensioni e la soglia d’intervento del controllo di stabilità. Cambio in manuale (spostando la leva a destra), dita che tirano il bilanciere destro per inserire la prima e un bel calcio al pedale del gas senza rispetto. Le ruote da 20” si appiccicano all’asfalto con una presa mostruosa senza lasciare intravvedere nemmeno un filo di fumo azzurro; la spinta in avanti è tale che pare che qualcuno ti stia prendendo per le spalle da dietro e stia tirando con tutta la sua forza.
I led sul contagiri ti avvertono che è ora di cambiare ma è troppo tardi; la prima è così corta e l’accelerazione tale che sei già a limitatore. Ma quando impari a precederlo, i rapporti entrano uno dopo l’altro a una velocità pazzesca, al pari del decollo del tachimetro: 0-100 in 3”88 e fuori dal km (dopo 21”26) si viaggia già a 244,9 km/h, pronti a toccare quasi 314 effettivi.
Niente male per un attrezzo che pesa quasi 18 quintali. Un peso insolito per ciò che viene definita come una supersportiva. E un peso che non pare tale nemmeno quando sfrutti la GT-R al cento per cento fra le curve. Il merito di tutto questo va attribuito a due attori protagonisti: il motore e la trasmissione. Il V6 3.8 bi-turbo compresso tira come un pazzo. Già nella prima fetta di contagiri, da mille a tremila, ti soddisfa per spinta e fluidità. Ma il bello arriva poco dopo i 3000 giri, quando tutti i 60 kgm di coppia vengono espressi: il sei cilindri cambia rumore e umore e da qui parte una progressione strepitosa interrotta soltanto dal taglio dell’alimentazione, poco dopo i settemila che è un signor regime per un sovralimentato.
A memoria, di 6 cilindri che spingono così non ne ricordiamo. Poi c’è la trazione integrale, una di quelle cui piacciono più le ruote dietro che quelle davanti. Tanta coppia al retrotreno, e al massimo il 50% davanti, serve per divertire e soprattutto per tirar fuori dalle curve la GT-R nella maniera ottimale: soprattutto nelle pieghe più strette bisogna infatti violentarsi psicologicamente e dar gas prima di quando lo faresti normalmente. In questo modo il sottosterzo che avevi in ingresso sparisce in favore di un leggero sovrasterzo che ti spara fuori dalla curva. Sul veloce il comportamento è invece più neutro e caratterizzato da una notevole stabilità, rendendo la GT-R una sportiva molto veloce, ma al tempo stesso affatto apprensiva da guidare al limite.
Tornado alla guida di tutti i giorni, fatta l’abitudine al cambio un po’ scorbutico e all’assetto rigido (basta viaggiare sempre in posizione Comfort), la GT-R non è così scomoda quanto il cronometro in pista potrebbe far pensare. L’insonorizzazione è abbastanza cura ta, ed entro le velocità codice ben sopportabile (74,9 db a 130 km/h). Soltanto oltre i 200 orari inizia a farsi sentire causa fruscii che tradiscono la bontà dell’impianto guarnizioni, almeno sull’esemplare in prova. Soddisfano poi i dischi freno forati da 380 mm: per la ottima modulabilità in ogni situazione e per la resistenza offerta nell’impiego intensivo, specie alla luce del peso. Quei famigerati 18 quintali che non sono certo un toccasana per i consumi, l’unico aspetto che non fa sorridere della GT-R. È molto sensibile ai cambi di passo: dunque se si coprono quasi 8 km/litro in autostrada, basta darci dentro per ritrovarsi immediatamente a ridosso dei 5 (in città) per scendere sotto i 3 in un impiego limite.
 
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