Porsche Panamera Turbo: 0-100 in 3"66!

Prestazioni

La seduta appena un po’ più alta rispetto a quella di una “ noveundici”. Ma del resto ti senti a casa: volante quasi verticale, contagiri dritto davanti agli occhi, chiave d’accensione a sinistra, anche se di vera e propria chiave non di può parlare perchè l’accesso è di quelli elettronici dunque quella reale la tieni in tasca. Prima di partire l’occhio cade sulla consolle centrale: i tasti sono un po’ troppi e occorre del tempo per memorizzare bene il loro posizionamento. Meglio tutto il resto della plancia, caratterizzato da linee essenziali ed estremamente eleganti, da materiali di pregio e da finiture impeccabili. Peccato soltanto per il fastidioso riverbero che si crea talvolta sul parabrezza, causa rivestimento chiaro della parte superiore della plancia. Al minimo il suono del V8 è quasi inavvertibile. Leggera pressione sul gas e la Panamera parte, in seconda marcia per evitare scossoni tanto la coppia abbonda. L’azione del PDK è fluida e tira a buttar dentro tutte e sette le marce il prima possibile, in ottica consumo. La risposta del biturbo è vellutata e lo sterzo risulta leggerissimo, sia in manovra, sia nelle svolte. All’inizio però fatichi un poco a percepire gli ingombri: sei seduto basso, il muso è lungo e i montanti sono inclinati, dunque in curva possono ostruire tant’è che si è fatto ricorso ai piccoli deflettori. Dietro le cose non migliorano, anzi: la coda simil-noveundici comporta spessi montanti posteriori, un ostacolo nella vista di tre quarti, e un lunotto piccolo e inclinato. Mai così utili i sensori di parcheggio di serie, meglio ancora se si opta per la telecamera a richiesta.
Fin qui si viaggia nel lusso e nell’opulenza, coccolati dalle sospensioni pneumatiche (che però lasciano filtrare qualcosa, complici anche le ruote da 20”) e indisturbati in un abitacolo ben insonorizzato, almeno fino a velocità contenute. Ma se si vuole un assaggio di quel che sa fare davvero questa Panamera, allora affidatevi al Launch Control: basta premere il tasto Sport Plus (che attiva la funzione overboost, indurisce l’assetto e fa lavorare al massimo il PDK), tenere la macchina frenata col piede sinistro e contemporaneamente accelerare al massimo col destro; il motore si posiziona al regime ideale e la berlina è pronta a partire non appena decidi di mollare il pedale del freno. L’avvertimento, prima di lasciarlo, è quello di appoggiare per bene la nuca al poggiatesta. Chi scrive non l’ha fatto e ci stava per scappare il colpo di frusta: appena lasci il freno le quattro ruote motrici si aggrappano al suolo senza pattinare e la Panamera schizza via come un jet dalla portaerei: 3”66 da 0-100 e 21”51 sul km da fermo, con una velocità d’uscita di 244,5 km/h. Da notare l’efficacia del pacchetto Sport Chrono Turbo: abbiamo provato una partenza con vettura settata in maniera standard e il risultato è stato di 4”56, quasi un secondo in più. Dunque, un optional da avere assolutamente per questa berlina-missile. Un missile che, a differenza di molte altre colleghe, non è buona soltanto per le tirate a trecento all’ora sulle Autobahn (303,4 effettivi, per la precisione). Le sorprese maggiori arrivano in curva. Dalla Panamera ti aspetteresti tanto sottosterzo e poca agilità, dato il peso elevato e il posizionamento avanzato del motore. Invece è tutto il contrario: vanta inserimenti in curva rapidi e millimetrici, pur in assenza di uno sterzo tanto preciso quanto quello delle 911. Gli appoggi sono estremamente stabili e rassicuranti, specie i più veloci. E fuori dalle curve vengono in aiuto la trazione integrale e il differenziale autobloccante (non troppo incisivo però, quest’ultimo) per uscire veloci e a volante dritto, senza sottosterzo ma semmai con un po’ di sovrasterzo dalle pieghe più strette. Quando poi devi frenare, con l’impianto PCCB sei in una botte di ferro: spazi da record e rendimento costante.
Si percepisce, insomma, un grosso lavoro di ricerca e sviluppo in chiave dinamico. Che dunque incide un poco sul confort, comunque molto elevato. Elevati anche i consumi, anche in presenza del sistema start&stop, ma in linea con le caratteristiche di peso e potenza della vettura: poco più di 5 km/l in città e meno di 8 in autostrada. La consolazione è un serbatoio da 100 litri, per pensare alla benzina una volta ogni tanto.