Hyundai Santa Fe 2.2 CRDi

Hyundai Santa Fe 2.2 CRDi

di Redazione

04.06.2013 ( Aggiornata il 04.06.2013 15:18 )

Prestazioni

Questa è a pieno titolo una di quelle macchine che si fanno benvolere fin dal primo istante: la Santa Fe di terza generazione piace in termini estetici e il feeling non si sgretola né quando si sale al posto “di comando” né quando la si utilizza in movimento. Da seduti si avverte subito il confort dei sedili, la cui pelle di rivestimento non è fra quelle troppo problematiche. Tutto appare a portata di mano, per quanto ci voglia qualche attimo in più per districarsi fra i vari pulsanti anche sul volante: è bello avere tante funzionalità elettroniche, ma poi bisogna anche gestirle.

E in più ci sono le questioni connesse alle quattro ruote motrici, e in questo caso anche alla scelta della modalità di sterzo. Tuttavia una volta presa un minimo di confidenza, basta schiacciare il pulsante dell’avviamento - questa Santa Fe è “full optional” - e appena in movimento non si avvertono particolari problemi. Il motore, per cominciare, risponde bene anche perché la trasmissione non lo “soffoca”: il cambio automatico appare ben tarato per consentire un minimo di precisione nelle manovre di parcheggio, ma allo stesso tempo da agire più direttamente sulle ruote quando si calca sul pedale dell’acceleratore. Così si sfrutta la buona coppia disponibile, pur se alla fine il peso è sempre quello che è e di conseguenza non permette prestazioni più brillanti. La dotazione è buona ma alla fine appesantisce un po’ la Santa Fe, tanto che ottiene risultati leggermente inferiori alla Kia Sorento di pari motorizzazione.

La gestione del cambio si adatta in modo abbastanza opportuno alle varie modalità di guida, tanto che non serve davvero un eventuale pulsante Sport che aumenti il regime di cambiata. E del resto si può intervenire in modo “manuale”, ovvero spostando lateralmente la leva e permettendo di selezionare direttamente i rapporti, come un sequenziale (sebbene non vi siano i comandi al volante tipici delle vetture più sportive). Tuttavia non è certo la guida sportiva il terreno ideale della Santa Fe, ma neppure quella fuoristradistica per quanto ci si possa togliere qualche sfizio più profondo di una semplice gita su fondi sterrati, grazie anche ad una discreta altezza da terra. In realtà il suo utilizzo più consono è proprio quello che piace meno a certi ultrà ecologisti, cioè la guida in città e anche fuori. Perché le sue vere qualità predominanti, al di là di quanto concerne prezzo e accessoristica, sono quelle relative al confort e, nonostante la stazza, alla facilità di guida. Anche nel traffico.

Lo sterzo già in modalità normale si dimostra preciso e leggero, senza togliere troppo feeling - in realtà dobbiamo sempre considerare il tipo di vettura, per questo - e può essere reso comunque ancor più assistito o più duro se lo desideriamo. La percezione delle dimensioni è buona nonostante la visibilità, soprattutto dietro, risenta dei montanti. Ma per fortuna in parcheggio ci assiste la telecamera molto precisa, assieme al buon raggio di sterzo. Senza dimenticare che, pur non svettando nei test di accelerazione, il motore e il cambio aiutano a trarsi d’impaccio in svariate situazioni.

E la posizione di guida alta offre sempre quel certo vantaggio nel “dominare” la situazione attorno a noi. Se poi affrontiamo strade più aperte, o addirittura autostrade, possiamo apprezzare in modo pieno la comodità offerta dai numerosi accessori ma pure dalle impostazioni di base. Così che la silenziosità nell’abitacolo è degna di vetture ben più blasonate (tanto che la ventola si avverte già in terza velocità), l’ospitalità dei sedili ottima, con le varie regolazioni che permettono di creare un ambiente su misura, più le varie assistenze che tranquillizzano e aiutano il relax. Non viene meno la precisione offerta non solo dallo sterzo, ma anche da un reparto sospensivo che coniuga bene la direzionalità con l’assorbimento delle asperità. Nelle curve affrontate con brio rimane un certo coricamento laterale, ma non tale da causare scompensi. Anche nelle frenate “impiccate” il corpo macchina affonda ma rimane stabile, e ciò permette di ottenere anche buoni spazi d’arresto (36,1 metri per fermarsi ai 100 orari).

Il tutto con consumi più che accettabili
considerando il tipo (e il peso) della vettura: la Santa Fe arriva veramente a ridosso della media ufficiale dichiarata (14,7 km/litro) con i suoi 14,2 km/l ottenuti grazie soprattutto al buon riscontro sulle strade extraurbane e a 90 km/h e in generale a velocità costante (il peso...).

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