Porsche 911 Carrera 4, il piacere è diventato integrale

Porsche 911 Carrera 4

di Redazione

06.06.2013 ( Aggiornata il 06.06.2013 09:33 )

Prestazioni

Nel periodo in cui la Carrera 4 era presso la nostra redazione, abbiamo avuto la fortuna di incontrare la prima breve ma significativa nevicata della stagione. E la nostra Porsche, per motivi di uniformità e resa nelle prove prestazionali, non montava pneumatici invernali ma i classici PZero estivi di primo equipaggiamento. È stato bello, sinceramente, guidare senza quell’ansia che di solito scaturisce dall’accoppiata neve/gomme estive: la Carrera 4 non ha mai avuto esitazione alcuna nelle partenze da ferma, senza mai accennare al pattinamento.

Perché già di suo la Porsche vanta una motricità eccezionale, grazie al posizionamento del motore a sbalzo che “carica” il retrotreno e scalda meglio di qualunque altra vettura le gomme posteriori. In più, quella dose di coppia che arriva alle ruote davanti soprattutto in fase di partenza (anche su asciutto, non necessariamente quando le ruote dietro slittano), non ha fatto altro che elevare ancor più la proverbiale mobilità della “noveundici”. Altrettanto sorprendente, sebbene ne fossimo già a conoscenza grazie ai modelli 4x4 provati in precedenza, è il comportamento nella guida sportiva: la Carrera 4 può essere guidata esattamente come una trazione posteriore, senza patire quel tipico sottosterzo che affligge invece alcune trazioni integrali nonostante vengano catalogate come sportive, ma al contrario è possibile beneficiare e godere di quell’effetto sovrasterzante che soltanto una trazione di questo tipo riesce a offrire. 

In tutta  sincerità, dunque, ci sentiamo di consigliare vivamente una Carrera 4 a chi fosse indeciso fra le due tipologie di trazione disponibili sulla nuova 991, sempre tenendo in considerazione però il considerevole divario di prezzo. Ma al di là dei conteggi economici, come detto con questo modello si può godere di una maggior mobilità, stabilità e sicurezza quando la strada è particolarmente viscida. Ma al contempo non ne risentono il piacere di guida e anche le prestazioni patiscono davvero poco. Queste ultime, giocoforza, scendono leggermente, sia per il maggior peso (circa 25 kg), sia per i maggiori trascinamenti.

Ma in maniera del tutto impercettibile a livello di sensazioni, alla luce di un’accelerazione 0-100 che avviene in 4”47 anziché i 4”30 della Carrera a due ruote motrici e di riprese praticamente identiche (80-120 in 2”77 contro 2”70); giusto la velocità massima si abbassa un po’ (da 287,5 a 282,7 orari), ma dubitiamo che in Italia questo sia un grosso problema. E pure i consumi, nonostante salgano di qualche punto, (da 11,629 a 10,910 km/litro in media) continuano ad essere quasi sbalorditivi se si considera che parliamo di una Porsche e non di una city car. Quanto al resto, non possiamo che continuare ad elogiare, o criticare, le altre componenti in comune con la Carrera standard. Se partiamo dal motore, l’aspetto più apprezzabile è l’allungo e la cattiveria del 6 cilindri boxer 3.4 da 350 cavalli, capace ora di frullare a 7800 giri con una grinta del tutto simile al fratello maggiore 3.8 da 400 cavalli.

E anche in quanto a voce, specie se si opta per l’impianto di scarico sportivo, il 3.4 soddisfa pienamente i palati più raffinati. L’unico appunto, semmai, è che ai regimi medio-bassi manca quella spinta che ci si aspetterebbe da un propulsore Porsche. Ancora, il cambio PDK disponibile come optional si dimostra nuovamente una delle migliori esecuzioni in materia, con delle logiche di gestione tarate a meraviglia sia per l’uso in città (Normal), sia per un impiego più dinamico (Sport e Sport+); dobbiamo però ribadire che non troviamo logico il fatto che in modalità manuale il cambio faccia quel che vuole (cambia prima del limitatore, scala in fase di kick-down) e personalmente non amiamo la modalità veleggio, perché il fatto che il motore vada sempre in folle in rilascio e poi deve recuperare il regime di crociera, spezza un po’ il ritmo di guida. Siamo certi che anche gli appassionati ingegneri Porsche non amino questa soluzione, ma le norme sulle emissioni lo impongono; e poi il trucco c’è: basta spingere il tasto per disattivare anche lo start/stop e non si veleggia più..

  • Link copiato

Porsche 911 Carrera 4, il piacere è diventato integrale

Torna su

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese