Porsche Cayman S, prova su strada e amore a prima vista

Porsche Cayman S

di Lorenzo Facchinetti

17.07.2013 ( Aggiornata il 17.07.2013 15:03 )

Rilevamenti e Tecnica

Se la Cayman base è ricorsa al downsizing, passando da un boxer 2.9 a un 2.7, il modello S è rimasto a quota 3.4 litri pur con qualche modifica: il regime di rotazione è stato innalzato e la potenza massima, passata da 320 a 325 cavalli, viene espressa a 7400 giri anziché a 7200. Di pari passo è stata aumentata l’efficienza. Oltre alla già presente iniezione diretta della benzina, il 6 cilindri boxer beneficia del sistema di recupero dell’energia: in frenata e in rilascio, la batteria viene ricaricata in maniera da sollevare il propulsore da questo compito durante le fasi di accelerazione e quindi rubargli meno energia.

Ancora, c’è un nuovo “termomanagement” per il raffreddamento: riuscire a mandare in temperatura più fretta il propulsore, corrisponde a un aumento dell’efficienza e a una diminuzione dei consumi. Poi ci sono lo start/stop, che dà una grossa mano in città, e la funzione “veleggio” del cambio PDK: in fase di rilascio, il motore viene scollegato dalla trasmissione in maniera da offrire meno resistenza all’avanzamento. Le modifiche ai motori, comunque, sono marginali rispetto ai cambiamenti apportati al resto della vettura. La scocca, tutta nuova, è composta al 44% d’alluminio e ciò ha consentito una diminuzione di peso di 47 kg (solo per la scocca) e un aumento della rigidità torsionale del 40%.

Le nuove dimensioni hanno poi comportato una riprogettazione di tutto il comparto sospensivo: carreggiate anteriori aumentate di 40 mm e posteriori di 12 mm, avantreno tutto nuovo sempre basato sul McPherson ottimizzato Porsche, retrotreno rielaborato, ammortizzatori più compatti e un sistema PASM evoluto, con quattro sensori aggiuntivi sulle quattro ruote per una regolazione ancora più selettiva. Sempre in tema elettronico, anche sulla Cayman debutta il sistema PTV (Porsche Torque Vectoring) abbinato al differenziale autobloccante meccanico (tarato al 22% in trazione e al 27% in rilascio): il PTV effettua un’azione frenante sulla ruota posteriore interna alla curva per favorire l’ingresso e ridurre il sottosterzo. Migliorie, infine, anche al comparto freni: i dischi anteriori sono quelli della 991, dunque maggiorati, e anche il raffreddamento dell’impianto frenante è stato ottimizzato.

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