BMW 318d Gran Turismo, macinachilometri spaziosa, confortevole, parca

BMW 318d Gran Turismo, macinachilometri spaziosa, confortevole, parca
Viaggiando a pieno carico con famiglia al seguito la differenza con berlina e Touring non è poi così macroscopica.

di Marco Visani

14.09.2013 ( Aggiornata il 14.09.2013 10:56 )

Presentazione

Una berlina più capiente di una station, che dietro va giù come una coupé e che è alta poco meno di un SUV. Sembra una barzelletta, invece è la Serie 3 Gran Turismo. Certo, in un’epoca in cui il genere fusion è il più diffuso, nell’industria dell’auto, questo — come tanti altri cocktail dal sapore un po’ insolito — non dovrebbero sorprendere.

Né dovrebbe farlo constatare che la formula Gran Turismo — che per BMW significa: berlina a due volumi più alta di quella a tre – è stata ripresa pari pari dalla Serie 5 sulla sorella minore senza che sia mai giunta notizia di concessionarie invase dalle folle per procurarsene una. In un mondo globalizzato, però, badare a quel che succede sotto casa, e per sotto casa significa in Europa, non ha ormai più molto senso.

Ok che tra Italia, Francia e Germania la “3” è di base la Touring. Ma ormai il vecchio continente è in minoranza: nel primo semestre solo il 46% della produzione della Bayerische Motoren Werke è rimasta qui. Il resto è andato perlopiù in USA e Cina e lì sì, che la 5 GT è piaciuta. Ecco dunque a che serve questa “cosa” un po’ strana, che riproponendo gli stessi concetti della sorella maggiore in sedicesimo ha oggettivamente più armonia, e non manca di suscitare interesse e ammirazione al suo passaggio. Se in un solo mese di commercializzazione ne hanno già vendute oltre 1.500 una ragione ci sarà.

Di sicuro, ci sono tante motivazioni razionali che ne giustificano l’esistenza: più lunga di ben 20 cm della station, 11 dei quali ricavati sul passo, ha un baule mostruoso: litri e considerazioni usuali a parte, una volta abbassato il divano ci abbiamo caricato una cassapanca e quattro piantane in una volta sola. E poi un’abitabilità molto più da ammiraglia che da media. A voler fare un paragone interno: se la X6 costa di più e ha meno spazio della X5, qui il biglietto è sì più caro ma lo spettacolo si vede meglio. I passeggeri posteriori hanno 7 cm in più per stendere le gambe, e l’idea della Serie 3 più comoda per il conducente che per i passeggeri è solo un ricordo.

Come lo è, sia pure in misura non drammatica, l’immagine di modello dinamico e l’esperienza di guida che ne consegue: più alta e pesante, la Gran Turismo tradisce la vocazione sportiva associata al suo nome e si dimostra sì agile, sì reattiva ma meno diretta e veloce tra le curve rispetto alla berlina o alla Touring che ben conosciamo.

È proprio per questo suo carattere tutto sommato più posato che la motorizzazione ideale ci è sembrata quella con cui l’abbiamo sottoposta alla nostra prova: la 318d, con il due litri 143 cv, è il gradino d’accesso alla gamma motori e mette insieme un’apprezzabile brillantezza (9”37 nello 0-100, 7”43 nell’80-120 grazie all’ottimo automatico a otto rapporti optional) con percorrenze decisamente interessanti: oltre 17 con un litro di media, poco meno di 15 in autostrada e un migliaio di chilometri di autonomia, che potrebbero essere molti di più se il serbatoio (57 litri appena) non avesse una capienza da auto di una taglia in meno.

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